La presunta violenza sessuale ai danni della bimba di 8 anni è avvenuta la sera dell’Assunta. Ecco le sequenze del fatto

28 Agosto 2018 - 16:40

RECALE (t.p.)“E’ slittato al 4 settembre l’interrogatorio di garanzia per il mio cliente Domenico Fasulo. Devo richiedere tutta la sua documentazione, compreso una copia dei video in Procura per verificare tutte le accuse che sono state fatte a suo carico”.

Parla il penalista Nando Trasacco che difende il pensionato di 67 anni accusato di violenza sessuale ai danni di una bambina di otto anni che frequentava la parrocchia di Don Carmine Ventrone dove si sono consumate le violenze, secondo l’accusa, il giorno della Festa dell’Assunta.

“Sono stato informato dai familiari dell’atto vandalico di stanotte. Ignoti hanno appiccato fuoco al citofono dove abita il mio cliente. Naturalmente le accuse ai suoi danni sono gravi, aspetto di leggere tutto il fascicolo a suo carico” conclude l’avvocato.

Intanto, nell’ordinanza del Pm Condello controfirmata dal Gip Campanaro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere sono stati raccolti indizi, considerati gravissimi a suo carico. Nel corso della sera della festa – come si nota dal video – alla presenza di minori, e di altri adulti che controllavano i propri figli, si vedrebbe Fasulo che lascia sua moglie presente alla manifestazione e si avvicina alla bimba di 8 anni. In quel momento la piccola stava giocando al bigliardino e, approfittando della distrazione di tutti presenti, compreso i genitori, l’uomo avrebbe palpeggiato nelle parti intime la piccola nell’oratorio della confraternita della chiesa dell’Assunta.

La madre della minore avrebbe poi presentato denuncia dopo la confidenza raccolta dalla figlioletta. Le due famiglie, quella di Fasulo e quella della minorenne, si conosco di vista.

I carabinieri della stazione di Macerata Campania, diretti dal comandante Baldassarre Nero, hanno avviato le indagini e aiutati dal filmato recuperato in parrocchia hanno fornito alla Procura per chiedere il provvedimento di arresto che poi il Tribunale, attraverso il già citato Gip Campanaro, ha firmato.

L’episodio di stanotte, l’incendio del citofono, è avvenuto in via Savoia, luogo di residenza di Fasulo, il quale si trova ai domiciliari e che è ubicato a pochi centinaia di metri dalla chiesa. Ovviamente questa storia ha lasciato di stucco i concittadini di Fasulo, i quali sono increduli di fronte alle accuse formulate dai magistrati.

Qualcuno ha sottolineato che il 67enne è già nonno, quindi si fanno delle valutazioni di tipo umano, su un gesto che se fosse confermato in sede processuale, sarebbe spregevole, oltre che tecnicamente criminale.