Leggete come si è giustificato Felicori per il muro giallo-rosa: coinvolge la Soprintendenza e poi il solito festival di analfabetismo artistico

12 Settembre 2018 - 18:51

CASERTA (g.g.) – E’ giusto che Mauro Felicori scarichi la responsabilità di quella schifezza dei lavori al muro perimetrale della Reggia di Caserta di via Camusso alla Soprintendenza. Lo fa scrivere alla pagina Facebook dell’ente Reggia: “La scelta del colore è stata concordata con il funzionario di zona della Soprintendenza sulla base di diverse campionature realizzate prendendo a riferimento le tonalità degli intonaci originali rinvenuti“.

Dunque, ma di questo ce n’eravamo accorti, esiste una collaborazione non positiva, non costruttiva, ma addirittura negativa tra due enti che nascono uno come filiazione dell’altro. Quella schifezza, dunque, è stata scelta, stando alla tesi di Felicori, in piena concordia con Salvatore Buonomo. Ciò viene aggiunto perché quella era la tonalità degli intonaci rinvenuti.

Ora, perché c’era una tonalità che dava risalto a un colore, io prendo un po’ di pennelli Cinghiale, acquisto quattro o cinque bidoni di giallo e un paio di rosa e imbratto un muro monumentale perché “era quella la tonalità”.

Incapaci che non siete altro, direbbe Vittorio Sgarbi: “Capre” che non siete altro. Che cazzo significa la tonalità? Ammesso e non concesso che ci fosse un giallo ocra o qualcosa del genere, il problema non è costituito dalla scelta del colore, ma dalla riproduzione di quella tonalità, ammesso e non concesso, ripetiamo, che questa fosse del tipo indicato da questo altro inutile, ozioso, comunicato di Felicori. E per per riprodurre una tonalità non si imbrattano le mura come avvenuto in via Camusso, non s’imbratta un monumento come si trattasse di una facciata esterna di una stalla. Altrimenti, la Soprintendenza, che dovrebbe tutelare la memoria, e quindi anche la tonalità, e che dovrebbe “conservare” anche i metodi di decorazione, di pitturazione utilizzati al tempo, che ci sta a fare.

Eh già, che ci sta a fare una Soprintendenza che ha permesso negli anni che fossero abbattute meravigliose volte architettoniche di palazzi antichi come il San Domenico di Aversa affinché in quegli spazi fossero costruiti degli ascensori?

IL POST DELLA PAGINA FACEBOOK DELLA REGGIA DI CASERTA