FORZA ITALIA INVOTABILE A CASERTA. Gente fresca, nuova: dopo il condannato per tentata concussione Di Santo, ora Magliocca ha nominato un soldato di Angelo Brancaccio

28 Febbraio 2018 - 11:50

CASERTA – (Gianluigi Guarino) Se la nuova Forza Italia, quella di Giorgio Magliocca, che, scalpitante, giˆ scrive sui suoi comunicati "coordinatore provinciale" seppur della campagna elettorale, sarˆ quella che emergerˆ in base ai nomi di chi Magliocca sta scegliendo nei territori, di tutto si potrˆ accusare il presidente della provincia, fuorch di non aver impresso un cambiamento radicale, copernicano a quella che  stata fino ad oggi la gestione di Gianpiero Zinzi.
Sarebbe, infatti, molto pi il partito di Giggino a purpetta al secolo Luigi Cesaro, e di Carlo Sarro, per sensibilitˆ politica e attitudine all’interlocuzione con alcuni mondi, quello formato dall’ex sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo, condannato a un anno e mezzo da un tribunale della Repubblica Italiana per tentata concussione e nominato, se non andiamo errati, da Magliocca, coordinatore della campagna elettorale a Sant’Arpino.
Sarebbe molto di pi il partito di Cesaro, quello che decreta una speculare nomina, questa volta ad Orta di Atella, per Massimo Russo, un brancacciano che pi brancacciano non si pu˜. Uno che ha creduto, a suo modo legittimamente, nella politica di Angelo Brancaccio, da tempo detenuto in quanto accusato di gravi reati connessi alla camorra.
Per caritˆ, n ad Eugenio Di Santo, n a Massimo Russo pu˜ essere disconosciuto il diritto di far politica. Il problema non sono loro. Il problema  costituito dal format di un partito che sembra voler tornare indietro di 10 o 15 anni senza rendersi conto che quei tempi, apparsi riproponibili solo perch Francesca Pascale, legata a triplo filo ai Cesaro, si corica con Berlusconi, non torneranno pi. Diciamo che Forza Italia, a Caserta, se questi sono i nomi, se queste sono le proposte,  un partito invotabile.