Francesca uccisa in camera da letto da un colpo di fucile. L’appello del sindaco: “Chi ieri sera era in sua compagnia, collabori con i magistrati”
27 Ottobre 2022 - 16:13
La 28enne, originaria di Teano ma residente a Riardo, è stata assassinata da un 23enne moldavo, ora ai domiciliari, che ha spiegato agli inquirenti di avere esploso per errore quel colpo di fucile.
RIARDO Si cerca la verità sull’assurda tragedia che ha portato alla morte di Francesca Compagnone, 28 anni di Teano, uccisa la scorsa nota da un amico 23enne di origini moldave. Il giovane, ora ai domiciliari, ha confessato ai carabinieri della compagnia di Capua di aver esploso per errore quel colpo di fucile. Beh, saranno i carabinieri ed i magistrati ad appurare la verità, certo a noi la versione del moldavo appare, davvero, inverosimile.
L’omicidio, per ora colposo, si è consumato nell’abitazione di Francesca, di proprietà della famiglia Compagnone (molto nota in paese perché gestisce un supermercato), in via Sant’Antonio Abate.
A commentare l’accaduto, anche il sindaco di Riardo Armando Fusco: “Una tragedia assurda – ha spiegato -. Francesca sembra aver trascorso la serata in un locale pubblico, in compagnia di un giovane, residente in Riardo, poco più che adolescente, con il quale, successivamente, si è recata presso l’abitazione di proprietà, all’interno della quale ha perso la vita a causa di un colpo d’arma da fuoco” ha raccontato il sindaco Fusco, che ha anche lanciato un appello: “In questo doloroso momento, che ha sconvolto e rattristato tutti, rivolgo un accorato appello al giovane che era in sua compagnia, affinché collabori senza alcuna riserva con le autorità inquirenti e la magistratura per chiarire ogni aspetto di questa dolorosa vicenda. Purtroppo, nulla potrà restituire Francesca alla vita, ma è necessario affermare la verità su quanto accaduto sia per onorare la memoria della vittima, che per dare, se possibile, conforto ai familiari”.