Giovane mamma e architetto muore a 35 anni. Il cordoglio di CasertaCe

8 Luglio 2025 - 10:07

È mancata Maura Coppola, moglie di Lello Vitale e nuora del nostro caro amico Roberto Vitale. I funerali domattina, mercoledì, alle 10:30, nella chiesa di Sant’Eufemia a Carinaro

TEVEROLA (Gianluigi Guarino) – Come si fa a raccontare della morte di una giovane mamma di 35 anni, di una bella ragazza, di un valente architetto che avevi conosciuto nella bellezza idilliaca della sua famiglia, insieme a suo marito Lello, alla suocera Adele Caputo, ll suocero Roberto Vitale, con cui da anni CasertaCe condivide battaglie matte, disperate, ma ferme, incrollabili contro la violenza camorristica troppo spesso impunita?

Come fai a trovare le parole, pensando e pensando alla splendida Adele, piccola bambina, un uragano di vita, rimasta senza una mamma troppo presto. Eppure le devi trovare le parole, perché la morte di Maura Coppola, mancata nella notte, che lottava da tempo insieme a tutta la sua famiglia contro il solito, terribile male, non è il punto di una statistica o almeno non lo è per chi, come me, ha respirato il profumo di unione che c’era in quella casa.

Roberto era felice quella sera vedendo sgambettare l’irrefrenabile nipotina. Era felice perché quella che si riuniva attorno alla tavola era una vera famiglia, tutti per uno, uno per tutti, una rarità in questi tempi che minano sempre di più una delle poche istituzioni che poteva resistere in difesa del senso, del valore di essere comunità, di fronte all’ablazione inflittale da modelli culturali demenziali e ripiegati su un disperato individualismo.

Questo, glielo leggevo sul volto quella sera, dava un senso ai sacrifici di Roberto, di un uomo indomito che fa tremila chilometri a settimana per portare in alto al Nord l’onore immacolato delle sue aziende del Sud. Quel disegno di felicità, di serenità, di linearità di vita rendeva bellissimo anche il turbante che Maura indossò durante quella cena e che ha indossato con eleganza durante le cure. Quell’amore, quella bimba che sgambettava, quella famiglia che l’amava come una figlia, hanno dato a Maura la forza di lottare fino all’ultimo minuto.

Ha lottato e hanno lottato insieme come sempre, pur sapendo che purtroppo ci fosse poco da fare. Ma lottare è sempre bello, vale la pena lottare anche quando sai che non raggiungerai l’obiettivo per cui lo fai. Perché la lotta per i buoni ideali vale al punto da poter essere anche fine stessa.


Ed è forse proprio questo, tutto sommato, il motivo per cui io e Roberto Vitale, due autentici muli dalla testa durissima, siamo diventati amici. Amici di lotta, amici di ideali e, in questo momento, amici di infinita tristezza.

Ti abbraccio Roberto. Abbraccio te, tuo figlio Lello, oggi marito inconsolabile. Abbraccio tua moglie e su quella bimba ti dico: ora è il senso della tua vita, della vostra vita.
A Roberto Vitale, agli altri suoi due figli l Pasquake è Giuseppe, ai genitori è a tutti i congiunti di Maura Coppola vanno le condoglianze sentitissime di giornalisti e collaboratori di CasertaCe.