Gli investimenti fatti con i soldi del clan restano nelle mani dello Stato. La Cassazione dice no al ricorso, confermata la confisca
6 Agosto 2024 - 19:13
Confermata la confisca ad Aldo La Torre zio del capoclan dei Chiuovi di Mondragone
MONDRAGONE – Restano nelle mani dello Stato i beni dello zio del boss Augusto La Torre. A stabilirlo è la prima sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Giuseppe Santalucia, nei confronti di Aldo La Torre, 78 anni, che ha rigettato il ricorso presentato dal parente del boss avverso la pronuncia della Corte di Appello di Napoli che aveva confermato il provvedimento di confisca di alcuni appartamenti riconducibili a La Torre.
In pratica la Corte territoriale ha confermato la pronuncia della sezione delle misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in merito alla confisca di appartamenti realizzati su un terreno intestato a una prestanome poi indennizzata con 22500 euro, in via Padule a Mondragone poichè “Aldo La Torre sarebbe stato intraneo al clan omonimo già dal 1995 e l’acquisto degli immobili avvenuti nel 1996 sarebbero frutto del reimpiego dei proventi illeciti dell’associazione criminale”. Per tali motivazioni il ricorso è stato dichiarato inammissibile.