GUARDA I VIDEO. Urla, applausi, contestazioni: nel Salvini-day di MONDRAGONE c’è di tutto. Supporters dei candidati del Carroccio, supporters di De Luca e Zannini, e tra i “contro” anche un NOTO PREGIUDICATO

29 Giugno 2020 - 19:19

Servizi video dalla nostra corrispondenza Maria Assunta Cavallo

MONDRAGONE (g.g.) – Applausi e contestazioni, consenso e dissenso. Detta così, sembrerebe addirittura, una festa della democrazia. Ma ciò che sta accadendo in questi minuti a Mondragone, non segnala nulla di nuovo, nessuna svolta positiva nella direzione di una consapevolezza modificata sul senso della politica.

Chi ha gridato e sta gridando a favore di Salvini e chi lo sta facendo contro, in realtà, di Salvini non gliene frega un cazzo! neppure della politica legata ai problemi, alla vita della gente, al disagio sociale, alla schiavitù delle tasse. Chi sta applaudendo il leader della Lega è perché fondamentalmente è stato mandato lì da chi sta insieme a Salvini perché ha ottenuto o deve ottenere qualcosa. Insomma, per intenderci, le solite truppe cammellate; chi sta gridando contro Salvini lo fa per certificare una sua posizione finalizzata ad ottenere cose o a conservare cose già ottenute, dalla parte politica avversa, cioè dagli amici di De Luca.

Questo è. Perché le abbiamo viste le facce, che compaiono nei nostri video e anche in quelli di altri giornali e della pagina personale di Matteo Salvini. Arruolabili per ogni stagione e per ogni linea politica: “Franza o Spagna, purché se magna”,

antico vizio italico. Da un lato i supporters di Mastroianni, di Zinzi, di Giovanni Schiappa, di Grant, dall’altro lato, tanti, ma proprio tanti napoletani con un pizzico di Zannini, consigliere comunale uscente e sicuro candidato alla lista De Luca che schiera un particolarmente motivato Marco Pagliaro, che bazzica nel suo studio, a cui si affianca Mauro Valente, rappresentante dell’associazione di sinistra cittadinanza attiva, animata soprattutto da Carlo Federico, fratello dell’assessore comunale uscente ai rifiuti antonio Federico. Poi, un mare di napoletani, arrivati a Mondragone ad hoc e che, riteniamo, si siano dati questa missione ogni volta che Salvini verrà in Campania, trasformandosi facilmente, data l’esperienza maturata, da disoccupati organizzati a contestatori organizzati.

E’ un universo variopinto. Fra di loro è stato avvistato, ad esempio, un noto pregiudicato che, evidentemente, ha “svoltato” e volendo offrire un contributo disinteressato al dibattito politico sociale, ci ha messo la faccia, la faccia di Francesco Tagliafierro detto Ciccio, uno che ha contato non poco negli equilibri del grande spaccio regolato dalle leggi della camorra, anche dalle parti di Castel Volturno.

Insomma, di tutto un po’. Se avete notato, fino ad ora, non abbiamo esposto alcun contenuto della visita di Salvini. E sapete perché? Perché noi siamo stufi delle veline, delle messe cantate, degli spacci d’agenzia tutti uguali uno con l’altro, così come lo sono la maggior parte degli articoli pubblicati dai giornali e dei servizi mandati dalla tv dai tg.

Ci vogliamo concedere il piacere di fottercene almeno per il momento. Poi vedremo se emergerà qualche spunto interessante. Ma guardando la fauna dei supporters e dei contestatori, c’è ben poco da sperare sul fatto che si possa affrontare con autentica cognizione di causa e con un’idea costruttiva il pesantissimo, quanto annosissimo problema dei palazzi Cirio, su cui facciamo scrivere gli altri dato che noi da almeno dieci anni a questa parte, inascoltati, abbiamo pubblicato centinaia e centinaia di articoli e decine di inchieste. La politica e gli annunci, da qualsiasi parte questi arrivino, non ci interessa più. Nel senso che introitiamo il proposito, sapendo bene che quasi sicuramente non troverà riscontro, e poi se in futuro dovesse accadere il miracolo, recupereremo in archivio l’annuncio fatto a suo tempo e vi daremo un nome e cognome: mosca bianca.