GUARDA IL VIDEO. S. MARIA C.V. La mega pista ciclabile si conferma un flop da due milioni di euro, un disastro annunciato
4 Agosto 2025 - 13:06

Tecnici senza esperienza specifica si improvvisano esperti di mobilità ciclistica, ottenendo incarichi e finanziamenti pubblici con risultati, purtroppo, spesso disastrosi. L’ennesima testimonianza di un progetto, portato a compimento dall’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Mirra, che continua a suscitare più critiche che consensi
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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Come già raccontato in una nostro focus articolato in quattro puntate (CLICCA E LEGGI), la pista ciclabile realizzata nella città di Santa Maria Capua Vetere si conferma, ancora una volta, un vero e proprio fallimento progettuale e funzionale.
L’ultima segnalazione, che si aggiunge a molte altre già ricevute, arriva da un nostro lettore, accompagnata da un video che mostra un gruppo di ciclisti percorrere via Giuseppe Castaldo. Ebbene, soltanto uno di loro si avventura a pedalare lungo la pista ciclabile, che corre accanto al marciapiede destinato al pedone che, però, spesso risulta inutilizzabile in vari tratti a causa della presenza di pali della segnaletica stradale posizionati esattamente al centro del percorso.
Una situazione paradossale e pericolosa: o il pedone scende dal marciapiede per immettersi in carreggiata esponendosi a gravi rischi oppure invade la pista ciclabile, creando ostacoli a chi la percorre in bicicletta. In ogni caso, il risultato è lo stesso: un’infrastruttura che invece di facilitare la mobilità sostenibile, la ostacola. Inoltre, i ciclisti sono costretti a fermarsi continuamente nei pressi di ogni attraversamento carrabile, vanificando di fatto la continuità e la fluidità del percorso.
Un’opera che è costata complessivamente 1.982.598,61 euro, di cui 1.897.208,37 euro coperti da un finanziamento pubblico. Il resto è stato stanziato dal Comune. Una cifra significativa, rispetto alla quale cittadini ed esperti si aspettavano un’opera ben concepita, sicura e funzionale. Invece, ciò che si registra sul campo è l’ennesimo esempio di cattiva progettazione e di approssimazione nell’uso di fondi pubblici.