I figli so piezz’ e core. Assunto all’Asl Luigi Scognamiglio, figlio della consigliera regionale Maria Luigia Iodice. La sua giustificazione è una toppa peggiore del buco

1 Settembre 2025 - 12:54

Vi spieghiamo perché, a nostro avviso, quello che ha scritto la consigliera regionale dopo la pubblicazione del nostro articolo non torna nemmeno un po’ e vi illustriamo anche i motivi per cui esistono profili che magari non sono strettamente legali, ma strettamente politici, di grave inopportunità e conflitto di interessi

MARCIANISE (G.G.) – Non si tratta di una novità assoluta per noi e neppure per chi fa politica e si occupa di politica a Marcianise e fuori. Che Luigi Scognamiglio, medico laureato in Romania, figlio della consigliera regionale, nonché comunale, nonché medico massimalista dell’ASL, e di Nicola Scognamiglio, a sua volta medico specialista della stessa ASL di Caserta, fosse impegnato in un percorso pubblico bandito dalla stessa ASL (e sono 3, anzi 4, tra poco vi spieghiamo) era fatto noto a noi e a tanti altri.

Per cui, leggere il nome di Luigi Scognamiglio come vincitore del concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di 11 medici specializzati in igiene, epidemiologia e sanità pubblica, l’abbiamo considerato un fatto scontato.

Nella giornata dell’altro ieri, la consigliera regionale, consigliera comunale e dipendente ASL Maria Luigia Iodice, madre di Luigi Scognamiglio, è uscita allo scoperto dicendo, in sostanza, che dei 56 medici partecipanti si sono presentati davanti alla commissione giudicatrice solo 36 e che sicuramente, per scorrimento di graduatoria, saranno assunti tutti.

Il problema è che, nel momento in cui la Iodice ha deciso di intervenire, ha sbagliato, come spesso capita quando deve ragionare di politica e derivate, tra le quali una delle più importanti è sicuramente quella clientelare e familistica.

Intanto, il figliolo si è messo il posto al sicuro. Non è, infatti, tra gli idonei in graduatoria. Non dovrà aspettare e dunque è entrato già in servizio. Se guardate l’elenco che ripubblichiamo oggi, vi accorgerete che gli altri due vincitori, il decimo e undicesimo, sono Valerio Fattore, figlio di Tina Cosentino, sulla cui assunzione molto ci siamo soffermati nel già citato articolo di sabato mattina, e Luigi Scognamiglio.

La graduatoria, infatti, va contata considerando sia quella degli specialisti, nella quale compaiono i nomi di Alfredo Cioffi e Antonio Pennino, sia quella degli specializzandi, nella quale vanno considerati i primi 9 nomi. 9 + 2 = 11.

“Sicuramente verranno assunti tutti” rappresenta un vaticinio ingenuo e stupidamente consolatorio, perché non si sa quando, come e, soprattutto, non si sa cosa succederà nell’ASL di Caserta, a cui potrebbe non convenire, come ha già fatto più volte in passato, riaprire una graduatoria, come potrebbe convenire, ad esempio, riaprirla al numero 20, perché magari al 20 c’è un parente utile alla causa elettorale di questo o quest’altro, sicuramente utile alla causa elettorale di Vincenzo De Luca o di un suo candidato.

Le abbiamo viste e raccontate tante volte cose di questo genere. I fortunati sarebbero solo quelli che, senza raccomandazione, si sono posizionati dal numero 12 al numero 19, dato che per prendere il 20 dovranno assumere anche loro. Alla Iodice ricordiamo, perché lei non è attenta nella lettura di questo giornale, il caso del fratello di Alfonso Golia, sindaco di Aversa. Per arrivare fino alla casella in cui si era posizionato nei concorsi della grande infornata di qualche anno fa, l’ASL, allora diretta da Ferdinando Russo, riaprì quella graduatoria tre volte, e tanti non raccomandati ora lavorano con molto più merito di quanto, con rispetto parlando per la sua persona, lavori il fratello dell’ex sindaco di Aversa, fratello di Golia – ma fratello di fratellone – in quanto per un periodo collaboratore diretto di Stefano Graziano, quando questi si trovava in consiglio regionale.

Noi glielo diciamo sempre alla Iodice, persona che stimiamo professionalmente: lasci perdere la politica, che non è mestiere suo e nemmeno del marito.

La sua sortita ci provoca come faceva il piatto di maccheroni ad Alberto Sordi in Un americano a Roma.

M. L. Iodice è consigliere regionale, per cui può svolgere, se ritiene, un’attività di controllo e anche di contraddittorio con gli organi esecutivi della Regione Campania, giunta e dirigenza, sui fatti riguardanti le ASL e dunque anche l’ASL di Caserta, che sono diramazioni dirette della giunta e del presidente della medesima, i quali, non a caso, sono gli organi a cui tocca la potestà di nomina (la Iodice non ha letto nulla sul caso Ferrante di cui si è occupato il nostro giornale?) del direttore generale.

E qui, a nostro avviso, già si configura un conflitto di interessi. Non sappiamo se, dal momento in cui è stata eletta in consiglio regionale, la Iodice si sia sospesa dalla funzione di medico di base, frutto a sua volta di atti di potestà dell’ASL di Caserta. Se non è così, come pare, magari la cosa si può fare per legge, ma non è corretta, perché la funzione di controllo e di indirizzo di un consigliere regionale rispetto alle politiche sanitarie che possono riguardare anche l’ASL di Caserta non si sposa affatto con la funzione di dipendente della stessa ASL.

Diverso il discorso per quanto riguarda il papà, Nicola Scognamiglio, sul quale si può ragionare solo nell’ambito della valutazione politica, essendo lui una sorta di artefice, consigliere e consigliori di sua moglie, mentre anche lui svolge una funzione di medico specialista all’interno della stessa ASL.