I NOMI. Ecco chi sono i ventenni casertani che hanno fregato 30 mila euro di gioielli a casa del regista Enrico Vanzina: il finto carabiniere e il suo complice

18 Marzo 2025 - 07:25

Si tratta di due ragazzi di 21 e 22 anni. Uno è finito in manette, l’altro è indagato a piede libero

CASAL DI PRINCIPE – Un venerdì mattina in trasferta per Giuseppe Maiello, 21 anni, e Giuseppe Bidognetti 22enne, ritenuti responsabili, il primo da complice, il secondo da protagonista, della truffa da 30 mila euro, ovvero il valore dei gioielli rubati ai danni di Vera Burger, moglie del regista Enrico Vanzina, re dei cinepanettoni.

Entrambi di Casal di Principe, sarebbero partiti in auto venerdì mattina in direzione Roma.

Prima di arrivare a casa Vanzina, intorno alle 10:30 del mattino, si sono fermati ad un McDonald’s della zona.

Lì i carabinieri, ritenendoli soggetti che si comportavano in maniera sospetta, li avevano controllati ed era emerso un precedente per truffa di Giuseppe Bidognetti.

Chiaramente, non potevano far nulla. Si trattava pur sempre di due ragazzi ventenni ad un McDonald’s e li hanno lasciati andare.

A meno di un’ora da quell’incontro con i carabinieri, uno tra Maiello e Bidognetti avrebbe chiamato sul telefono cellulare della signora Vanzina.

Fingendosi un carabiniere, avrebbe parlato con il domestico della donna, avvertendolo che l’auto della signora Burger era stata utilizzata per una rapina o, presumibilmente, era stata usata la targa dell’auto.

Con la scusa di dover raggiungere la caserma, veniva fatto allontanare il domestico da casa Vanzina.

A quel punto, la signora Burger, 85 anni, rimaneva da sola in casa.

Ed è qui che, secondo i pubblici ministeri, si sarebbe attuato il piano.

Ad entrare in casa sarebbe stato Giuseppe Bidognetti. Il 22enne, presentatosi come un carabiniere che avrebbe dovuto prendersi dei soldi per sistemare “questa situazione della rapina” si è trovato davanti a sé la signora Burger che aveva già aperto la cassaforte.

A quel punto il ragazzo si sarebbe portato via buona parte dei gioielli all’interno della cassaforte roba dal valore di 30.000 euro.

Giuseppe Bidognetti si è poi allontanato rapidamente da casa Vanzina, riteniamo abbastanza soddisfatto per il colpo riuscito.

La donna si è resa conto di essere stata truffata solo qualche ora dopo e poco prima delle tre ha denunciato il fatto ai carabinieri, quelli veri. I militari giunti a casa Vanzina, ricevuta la segnalazione di quell’incontro al McDonald’s, fanno subito vedere la foto di Bidognetti alla vittima della truffa. La signora Burger riconosce quel ragazzo come il carabiniere che è entrato in casa. Stessa cosa fa la portiera del palazzo.

Avendo preso il numero di targa dell’auto su cui viaggiavano al momento dell’incontro al McDonald’s, i militari non ci hanno messo molto a trovare l’auto e intorno alle 19 hanno fermato Maiello Bidognetti all’uscita del casello autostradale di Capua.

Quello che ha inguaiato Giuseppe bidognetti, arrestato dopo il controllo, è stato il fatto che i carabinieri lo hanno trovato con addosso una collana della marca Marina B. Campanelli dal valore di 10.000 euro, proprio uno degli oggetti del quale era stata denunciata la scomparsa dalla signora Vanzina.

A quel punto, i carabinieri hanno provveduto all’arresto e al trasferimento in carcere del ragazzo.

Ma Bidognetti in galera c’è stato solo questo weekend perché ieri, lunedì, il suo avvocato, Mirella Baldascino, ha ottenuto dal gip la non convalida dell’arresto in carcere.

Ma la giudice Daniela Vecchierelli ha comunque deciso che il 22enne debba restare agli arresti domiciliari, in considerazione di un rischio che possa compiere altre truffe.

Giuseppe Maiello, al momento, risulta indagato per questo caso di truffa, ma per lui ci sarà un iter processuale diverso