I NOMI. Estorsioni in nome dei casalesi: condanna tombale per due
6 Agosto 2024 - 19:41
A far scattare l’inchiesta che ha trascinato i due a processo è stata una conversazione tra due ex amministratori intercettata mentre si trovavano nella sala d’attesa della caserma dei carabinieri grazzanisana.
SANTA MARIA LA FOSSA – Pizzo in nome del clan, due condanne definitive per estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di Antonio Giusti e Carlo Gaudiano, entrambi di Santa Maria La Fossa.
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato contro la sentenza della Corte di Appello rendendo definitiva la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Giusti arrestato e tradotto in carcere mentre per Gaudiano l’esecuzione è stata sospesa per motivi di salute.
A far scattare l’inchiesta che ha trascinato i due a processo è stata una conversazione tra due ex amministratori di S. Maria La Fossa, intercettata mentre si trovavano nella sala d’attesa della caserma dei carabinieri grazzanisana.
Nel corso della chiacchierata facevano riferimento al fatto che erano stati avvicinati proprio da Giusti e Gaudiano.