I NOMI. Moglie, marito e suocera usurai: prestiti che diventavano incubo per le vittime. Pedinati anche i figli. IL RESOCONTO UFFICIALE
23 Gennaio 2025 - 11:07
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BELLONA – Torniamo a parlarvi dell’arresto avvenuto questa mattina, eseguito dai carabinieri nei confronti di Colomba Modesto, del marito Gianluca D’Agostino, entrambi 44 anni, e della madre della donna, Raffaela Vigliucci, indagata e costretta all’obbligo di firma dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Una delle vittime, G.A., quindi possibile parte civile nel probabile procedimento penale, è assistita dall’avvocato Filippo Barberi Spirito.
I tre sono accusati di usura, estorsione ed atti persecutori.
A seguire, potrete trovare il comunicato della procura della Repubblica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che spiega come è avvenuta l’inchiesta, i tassi usurai e la condotta persecutoria nei confronti delle vittime.
IL COMUNICATO STAMPA
Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Capua hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di S. Maria C.V., su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti residenti nei comuni di Vitulazio e Bellona. I provvedimenti prevedono la custodia in carcere per una donna, gli arresti domiciliari per il suo compagno e l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per la madre della donna.
I due conviventi sono ritenuti indiziati, sebbene nelle fasi iniziali delle indagini, di numerosi episodi di usura ai danni di persone in evidente difficoltà economica. Inoltre, sono accusati di tentativi di estorsione nei confronti delle stesse vittime, che sono state anche oggetto di continui atti persecutori nel tempo.
L’ordinanza cautelare rappresenta la conclusione di un’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Vitulazio, avviata nel febbraio 2024 e terminata a giugno dello stesso anno, sotto la direzione della Procura della Repubblica. L’indagine ha preso il via dalla querela di una vittima di stalking contro il suo fidanzato, che ha rivelato difficoltà nel saldare un debito contratto dal compagno con una donna di Bellona, domiciliata a Vitulazio. Questa informazione ha spinto i Carabinieri a condurre un’attività investigativa approfondita.
In breve tempo, gli inquirenti hanno scoperto che i due conviventi esercitavano attività finanziarie abusive, concedendo prestiti a tassi usurai, senza essere iscritti negli appositi elenchi. Le indagini hanno portato al rinvenimento, durante le perquisizioni, di registri che documentano l’attività usuraria e di numerosi effetti cambiari che indicavano tassi di interesse tra il 40% e il 140%, ben oltre i limiti legali.
Le vittime, spesso in difficoltà economica e incapaci di accedere a prestiti legali, pagavano mensilmente somme che variavano da 100 a 1200 euro, temendo ritorsioni. In alcuni casi, i pagamenti erano in corso da più di dieci anni. Inoltre, sono stati documentati tentativi di estorsione ai danni di una delle vittime da parte dell’arrestata e della sua madre, nonché atti persecutori nei confronti delle figlie di una delle vittime.
Le attività investigative, che hanno incluso ascolti, dichiarazioni delle persone offese e riscontri documentali, hanno consentito di delineare un quadro probatorio chiaro riguardo alla responsabilità dei tre indagati. Si precisa che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari, e gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva. La misura cautelare è stata adottata al termine di un contraddittorio che si limita a questa fase procedimentale, con la possibilità per il Giudice di valutare l’assenza di responsabilità in capo agli indagati nel corso del processo.