I soldi chiesti da Tiberio La Torre a Campoli e Zannini. Puntinella resta in carcere
3 Giugno 2024 - 13:06
MONDRAGONE – Il tribunale del Riesame di Napoli ha confermato la misura dell’arresto in carcere per Tiberio Francesco La Torre, detto Puntinella, difeso dagli avvocati Carlo De Stavola e Antonio Miraglia, accusato di tentata estorsione ed estorsione aggravate dal metodo mafioso
Il cugino dello storico boss pentito, Augusto La Torre, avrebbe richiesto, con l’intimidazione legata al suo passato criminale, denaro ad Alfredo Campoli, imprenditore dei rifiuti, e al suo amico e referente politico Giovanni Zannini.
Puntinella ha rigettato gli addebiti, dicendo di conoscere da ragazzino Alfredo Campoli e che i soldi chiesti a Zannini erano legati ad un risarcimento per una lite violenta avvenuta quasi dieci anni fa tra il consigliere regionale e il figlio di Tiberio La Torre, allora difeso da Zannini come avvocato.
Il tutto si è sviluppato in poche ore, ovvero tra la sera dell’8 maggio, momento della denuncia di Pasquale Campoli, figlio di Alfredo, e l’arresto eseguito il 19 maggio.
Sui tempi e modi di quella denuncia e quella successiva di Alfredo Campoli, abbiamo dedicato un articolo, il primo della serie, a quanto è stato messo a verbale dai carabinieri di Mondragone (LEGGI QUI).