IL CARNEVALE DI CAPUA sfida il pericolo e le leggi. Zero vigili del fuoco, zero ambulanza. Villani continua a scherzare confidando nella fortuna ma dai social piovono dure accuse

3 Marzo 2025 - 14:44

Chiaramente, la narrazione di regime racconta di eventi fantasmagorici, che a confronto il Carnevale di Venezia è una manifestazione secondaria. Ma la narrazione di regime impatta nella ricostruzione precisa, dettagliata, di una cittadina che racconta i pericoli reali vissuti durante la sfilata soprattutto dai bambini, con l’assenza assoluta di ogni pur minimo sistema di sicurezza. In calce all’articolo il post della cittadina con il quale denuncia l’assenza totale della sicurezza

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CAPUA – Se lo avessimo scritto noi di CasertaCe saremmo stati tacciati come quelli che si alzano la mattina con la voglia di polemizzare su come svolgono il lavoro i politici- amministratori della nostra provincia. Quando poi, invece, lo spunto ci viene offerto dagli utenti, dai cittadini, attraverso le decine di segnalazioni che giungono, quotidianamente, alla nostra mail, ai nostri Whatsapp, ai nostri contatti vari, oppure nei social, a pensarci bene non siamo solo noi quelli che notano certe cose.

Capua in questi ultimi tempi si sta mostrando terreno fertile tra mancanze e prepotenze a cui i cittadini sono costretti a sottostare senza possibilità di confronto rispetto alle scelte, a nostro avviso non sempre ponderate, fatte e poste in essere dal primo cittadino. Come abbiamo già scritto altre volte, sempre in occasione di eventi capuani, è norma cogente, di obbligatoria applicazione, durante spettacoli, concerti, eventi di piazza, insomma durante manifestazioni pubbliche, per lo svolgimento delle quali si deve riunire una commissione tecnica al fine di predisporre la presenza degli organi di sicurezza che non sono rappresentati solo dalle forze dell’ordine -in questo caso la nota di servizio è predisposta dal comandante di stazione dei carabinieri, estendibile anche a polizia, vigili urbani, guardia di finanza-  inoltrare richiesta per la presenza di una o più squadre dei vigili del fuoco e di un presidio medico mobile, insomma di un’ambulanza privata.

E’ l’articolo 80 del Tulps a rappresentare l’unica stella polare a cui occorre attenersi: “Il rilascio della licenza è condizionato ad altro titolo amministrativo, previsto dall’articolo 80 del medesimo T.U.L.P.S., che impone all’autorità di pubblica sicurezza di subordinare l’apertura di un teatro o di un luogo di pubblico spettacolo alla verifica di una commissione tecnica, tendente ad accertare la solidità e sicurezza della struttura e l’esistenza di idonee uscite di sicurezza. Tale disposizione è applicabile anche ai luoghi all’aperto.Non è che non ci siamo accorti dell’uso, da parte del legislatore del termine “applicabile” al posto di quello più perentorio e definitorio “va applicato”.  Sulla parola “applicabile” si può creare qualche discussione, un confronto interpretativo.

Attenzione, però: il Carnevale di Capua soprattutto nel suo giorno clou ossia la domenica precedente al martedì finale, convoglia in città decine di migliaia di persone. Per cui, si tratta di un fatto assimilabile in tutto e per tutto a concerti di musa leggera, pop o rockper i quali la presenza di strutture a tutela della sicurezza non rappresenta questione assolutamente in discussione. Quindi, se qualcuno pensa di poter utilizzare la parola “applicabile” per affermare che ieri a Capua non fosse indiscutibilmente obbligatoria la presenza dei vigili del fuoco, si tolga dalla testa queto film, assolutamente demolito dalla caratteristica dell’evento e da una consuetudine consolidata nella interpretazione autentica di una norma che è dunque tale per raduni tanto ampi e tanto cospicui di persone dentro ad un perimetro tutto sommato di strade, piazze e traverse varie.

Qualora, malauguratamente, si fosse verificato giovedì scorso e ieri o se dovesse verificarsi qualche spiacevole incidente, domani, martedì in occasione dell’ultimo evento, ne sarebbe responsabile il sindaco, Adolfo Villani che attenzione è la massima espressione posta a tutela dell’ordine pubblico e dell’incolumità pubblica e che avrebbe dovuto convocare gli organizzatori ufficiali delle manifestazioni carnascialesche in modo da coordinarsi con loro per garantire tutti i presidi di sicurezza e di prevenzione. Perché, giusto per fare un esempio terra terra se con tutti quei cavi posti per alimentare le giostre del Luna Park o il palco in piazza, chi le spegne le fiamme Villani? Del Pozzo? E a proposito di Del Pozzo com’è che l’anno scorso sulla scorta dei nostri articoli che imposero alla famiglia Modugno di dotarsi dei presidi di sicurezza stabiliti dalla legge per gli eventi del Teatro Ricciardi visto che fino ad allora non lo aveva mai fatto. Riconoscemmo ai Modugno di aver fatto arrivare un veicolo dei vigili del fuoco parcheggiato davanti al Ricciardi. Conseguentemente la Pro Loco fece lo stesso con l’edizione dell’anno scorso del Carnevale.

Quest’anno, evidentemente, tomi tomi e quatti quatti sperando che CasertaCe si fosse scordata di controllare negli eventi di giovedì scorso e di ieri, domenica 2 marzo, i vigili del fuoco non si sono visti perché nessuno a partire dall’amministrazione comunale ne ha chiesto la presenza. Abbiamo controllato direttamente per via ufficiale presso il comando dei vigili del fuoco e non risulta alcuna richiesta. In un posto civile, poi, rispetto ad un evento di tale importanza gli organizzatori li spendono 500 euro per garantire la presenza di un’ambulanza privata che possiede tutti i dispositivi di primo soccorso e anche di rianimazione. Anche di questa non si è ravvisata, giovedì e ieri, alcuna traccia.

E allora è giusto rinfrescare ulteriormente la memoria al signor Villani alla domatrice vice sindaca Marisa Giacobone, sul cui travisamento simpaticissimo ci soffermeremo meglio domani pomeriggio, a festa finita, e, all’assessore alla protezione civile di cui non conosciamo l’identità e all’organizzatore formale Davide Del Pozzo presidente della Pro Loco. Il protocollo, che viene fuori dalla norma,  prevede che gli organizzatori nella persona di un’apposita commissione tecnica , o del primo cittadino, o della Pro Loco, o delle associazioni del territorio, o di un assessore con delega ai pubblici spettacoli facciano pervenire entro 5 giorni prima dalla data dell’evento la richiesta, accompagnata dal pagamento di un bollettino, al comando dei vigili del fuoco per predisporre la presenza sul territorio di una loro unità in modo da garantire la sicurezza ai partecipanti all’evento.

In queste ore Adolfo Villani, come  sua abitudine, sta utilizzando il metodo borbonico che dovrebbe essere lontano mille miglia dalla sua, a questo punto presunta, cultura di sinistra, della “festa, farina e forca” affollando i vari gruppi social della città, rendendo onore alla manifestazione organizzata e alla portata di questa, ovviamente, e senza alcun dubbio, come in suo stile, raccontando di un qualcosa di spettacolare, un qualcosa di unico, un qualcosa che solo lui sarebbe  stato in grado di mettere a punto e di coordinare, della serie “chi si loda si imbroda”.

Ma la vita di una città non è solo quella che viene narrata dai suoi amministratori, caro sindaco Villani, infatti, di rilevanza ben più importante è, invece, contano anche altre narrazioni di una realtà che tanti cittadini capuani vivono e raccontano attraverso filmati, foto o anche post nei social. Ed è proprio in Facebook che questa mattina abbiamo trovato riscontro a quanto scritto sopra. Una cittadina, infatti, racconta, lamenta, il pericolo vissuto ieri proprio per il malfunzionamento della macchina della sicurezza in occasione del corteo di Carnevale “Voglio dire solo una cosa– scrive la donna – in merito alla sfilata di ieri… schifo totale…vigilanza zero e gente maleducata e incosciente per non dire ignorante…ci siamo dovuti fare da scudo per proteggere i bambini che sfilavano e fare spazio per far passare i carri…non avete dato modi di fare una esibizione come si deve…vergognatevi che non avete messo in sicurezza una sfilata che doveva essere uno spettacolo per tutti. Pessima organizzazione e complimenti a chi non ha pensato alla sicurezza

Dunque, – aggiungiamo noi – caro sindaco Villani, non solo l’ordinanza che impedisce la vendita di alcolici, non solo l’ordinanza che vieta la vendita di bombolette spray, non solo la stipula di una convenzione con il Comune di Santa Maria Capua Vetere per l’utilizzo di 2 vigili urbani “in posizione di distacco a tempo parziale”, il cosiddetto “scavalco” condiviso per due unità utilizzate, per 18 ore, durante la manifestazione del Carnevale di Capua al fine di sopperire alla momentanea carenza di personale (a riguardo scriveremo di un qualcosa di veramente unico, nei prossimi giorni) avrebbe, anche,  dovuto garantire ogni forma di prevenzione dell’incolumità dei cittadini della quale, le ricordiamo, è pienamente responsabile e che va ben oltre quella che stamattina qualcuno del suo entourage ha voluto descrivere come “macchina funzionante” facendo riferimento ad un piano traffico potenziato dai vari divieti di transito apposti per l’occasione