Attesa per la decisione del Tar Campania sul mega impianto di rifiuti. Ma sul Puc SALVA-TEANO la giunta Scoglio latita
23 Gennaio 2025 - 11:25
L’avvocato della Gesia ai magistrati e ai teanesi: «Scusate signori, ma se il Comune avesse voluto contrastare urbanisticamente l’impianto di rifiuti avrebbe approvato il Puc… ». Più chiaro di cosi!
TEANO (FERNANDO ZANNI) – Possiamo ormai, ragionevolmente, nutrire il sospetto che il Piano Urbanistico Comunale (Puc) non lo si vuole approvare. O perlomeno, non si approverà in tempo utile per bloccare l’impianto Gesia, cosa che, a dir poco, suscita legittimamente perplessità ed equivoci. A quasi tre anni dall’insediamento della Giunta Scoglio, sembra ragionevole pensarlo. Le proporzioni non mentono: un anno e sei mesi per elaborare ex novo il Puc e adottarlo (luglio del 2020, Giunta D’Andrea); circa tre anni per fare praticamente nulla, nemmeno i fichi secchi.
D’altra parte, se la maggioranza Scoglio avesse approvato il Puc, avrebbe bloccato definitivamente il progetto della Gesia. E lo avrebbe contrastato anche ora, se lo avesse approvato prima del 14 gennaio, data dell’udienza pubblica per la discussione dei ricorsi. Questo è certo! E abbiamo l’impressione che solo chi è politicamente cieco o ha interessi occulti possa sostenere ancora il contrario…
Negazionisti, scettici e ignoranti smentiti dall’avvocato Gesia
Nella memoria difensiva depositata al Tar per contrastare i ricorsi contro l’autorizzazione a costruire l’impianto, l’avvocato della Gesia ha dato una risposta secca agli smemorati di Teano. In pratica (sintetizzando) ha detto ai magistrati: «Scusate signori, ma se il Comune avesse voluto urbanisticamente contrastare l’impianto di rifiuti avrebbe approvato il Puc, in questo modo la previsione del Ptcp (ndr: di «rigenerazione urbana» dell’area ex Isolmer) avrebbe avuto «efficacia vincolante», (pagg. 7 e 11 della memoria). E si sarebbe trattato – per la precisione – di un vincolo
Ovviamente, com’è ormai nello stile politico locale, si negherà e si ri-negherà, si tireranno fuori difficoltà inesistenti, problematiche fumose, fino a sostenere che il PUC adottato “ha la rogna”. Il metodo è sempre lo stesso: «Se dici una bugia abbastanza grande e continui a ripeterla, le persone finiranno per crederci». La citazione viene spesso attribuita a Joseph Goebbels, capo della propaganda nazista, ma sembra che sia una bufala. Tuttavia, si attaglia bene al propagandismo in auge nel nostro Comune, dove tatticamente tutti gli interessati ripetono pappagallescamente la stessa bugia. Alla fine la verità, forse, si imporrà, ma intanto sarà passata molta acqua sotto i ponti e la Comunità teanese si sa, tradizionalmente, è molto distratta, disillusa e ha poca memoria. E questa è, paradossalmente, la “forza” dell’organizzazione politica tribale che si impone al governo della città.
Apparentemente, l’ostacolo sembra la mancata autorizzazione regionale della valutazione di incidenza (Vinca) – una sciocchezza nella complessa macchina documentale del Puc, facilmente risolvibile – sembra piuttosto la foglia di fico dell’inerzia della sindacatura Scoglio.
In pratica la Regione ha chiesto ufficialmente, da più di un anno, spiegazione in merito al procedimento di pubblicizzazione della VinCa (Valutazione di Incidenza Appropriata), che ha lo scopo di accertare preventivamente possibili effetti negativi («incidenze negative significative») sui siti tutelati della Rete Natura 2000, tra cui rientrano gli ex Siti di Importanza Comunitaria (Sic), nel nostro caso il Savone delle Ferriere. Ma sembra che, ufficiosamente, abbia chiesto anche che la Valutazione di Incidenza venga firmata da un agronomo. Ora, è credibile la tesi che tutto si sia attorcigliato e arenato da tre anni attorno alla Vinca? Poco, o per niente!
É giustificabile politicamente un simile ritardo, tenendo conto del fatto che l’approvazione del Puc avrebbe bloccato l’impianto di rifiuti speciali? Non è giustificabile e gravissime sono le responsabilità della Giunta e della maggioranza, che dovrà risponderne ai cittadini se e quando la «bomba ecologica» dovesse essere impiantata sul nostro territorio. Dovrebbe essere chiaro a tutti gli amministratori, di maggioranza e di opposizione, che quando le «spiegazioni» non sono esaustive o appaiono palesemente infondate, possono suscitare dubbi e gettare ombre sinistre sull’amministrazione pubblica. Una eventualità da scongiurare!