Il giovane SCHIAVONE parla di politica e business. “Vi spiego l’affare della Multiservizi. I due sindaci Lettieri e Martinelli, gli Orsi ed “Enricuccio” da S.CIPRIANO”

7 Giugno 2019 - 11:59

GRICIGNANO D’AVERSA/CASAL DI PRINCIPE(g.g.) E’ tanto il materiale, venuto fuori dagli interrogatori di Nicola Schiavone, il collaboratore di giustizia “più alto in grado” oggi a disposizione della magistratura inquirente.

Schiavone ha parlato di tantissime cose e non poteva non parlare della famosa vicenda della multiservizi, per la quale è in corso, nel tribunale di Aversa-Napoli nord, un processo, che vede imputati, tra gli altri, gli ex sindaci di Orta di Atella e di Gricignano, Angelo Brancaccio e Andrea Lettieri.

Quest’ultimo è citato da Nicola Schiavone in maniera esplicita, quale punto di riferimento in quello che doveva essere e poi non fu più l’affare-Multiservizi.

Intanto, i mediatori dell’operazione: Lello Letizia, in primis, che era quello che maggiormente riferiva i dettagli a Nicola Schiavone che a quel tempo, dopo l’arresto dello zio Francesco Schiavone Cicciariello, aveva assunto le redini, spalleggiato da Nicola Panaro, che sempre in nome e per conto di Schiavone, si occupò della questione.

Ad avviso dell’erede di Francesco Schiavone Sandokan, il rapporto con Lettieri era tranquillo, essendo lui legato, come abbiamo scritto in un precedente articolo (CLICCA QUI) alla famiglia Russo, cioè ai fratelli Peppe ‘o padrino, sostanzialmente una diramazione intima degli Schiavone.

Nelle foto, da sx Enrico Martinelli del clan dei casalesi ed Enrico Martinelli, già sindaco di San Cipriano

Il boss pentito, ricorda poi che il comune di Gricignano era titolare del 51% delle quote, mentre la parte privata cioè gli Orsi, avrebbero avuto il 49%. Una riproposizione, aggiungiamo noi che al tempo facevamo esattamente lo stesso mestiere di oggi e dunque non possiamo non dire che il dato è esatto, di quella che era stata Eco4, la società mista dei rifiuti di cui è inutile raccontare di nuovo tutte le vicissitudini giudiziarie.

Gli Orsi non erano simpatici a Nicola Schiavone, al quale fu detto che quella Multiservizi avrebbe avuto come base operativa i rifiuti, ma che si sarebbe occupata presto anche di riscossioni, altro antico terreno di caccia dei grandi flussi del riciclaggio targato clan dei casalesi.

Nicola Schiavone racconta di aver incontrato Michele Orsi, il quale gli fece balenare l’ipotesi di un utilizzo della Multiservizi anche a Casal di Principe, ovviamente fuori dal settore dei rifiuti, dato che Sergio Orsi si era beccato anche uno schiaffo, come abbiamo raccontato in un articolo di circa un mese e mezzo fa, da Nicola Schiavone, quando aveva tentato di mettere i bastoni tra le ruote a Nicola Ferraro, che il giovane boss considerava un intoccabile e a cui aveva affidato la raccolta dei rifiuti.

La conclusione la dedichiamo ad un aspetto della narrazione di Schiavone a cui piace un pò lo stereotipo del camorrista innamorato della sua terra e della sua gente, con una venatura di mammasantissima. A Nicola Schiavone, avevano riferito e lui non se n’era stupito, che gli Orsi non è che i rifiuti li raccogliessero granchè bene a Gricignano, ma che comunque Michele Orsi gli aveva detto che non c’erano problemi, visto che il contratto in caso di rescissione da parte del comune, avrebbe comportato il pagamento di una penale da parte dell’impresa, di un milione di euro.

Questo avrebbe convinto Schiavone che tutta l’operazione era una grande truffa, al punto da fargli decidere che quella Multiservizi, a Casal di Principe, non avrebbe mai lavorato nei rifiuti, ma anche in settori diversi. Un ultimo cenno lo dedichiamo al comune di San Cipriano: lì come referenti della Multiservizi, Schiavone indica l’allora sindaco Enrico Martinelli e il cugino omonimo di quest’ultimo, “Enricuccio” Martinelli, “rinomato” killer del luogo.