Il ministro della Pubblica Istruzione Bussetti a CASERTA: “Ecco cosa faremo sulla questione degli insegnanti di sostegno”

23 Gennaio 2019 - 16:30

CASERTA (Tina Palomba) – Il ministro della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica Marco Bussetti in visita oggi a Caserta, al Belvedere di San Leucio, è tornato su un argomento caldo di queste ultime settimane: le voci sulla possibilità di tagli degli insegnanti di sostegno.

Non ho firmato nessun taglio relativo alle supplenze sul sostegno, anzi servono più insegnanti. Saranno attivati nuovi corsi presso le varie università nelle regioni dove c’è più bisogno”.

Il Ministero, dunque, continuerà sempre a garantire il sostegno a chi ne ha bisogno. Su questo delicato argomento il Ministro dell’Istruzione si è soffermato al termine della mattinata trascorsa a San Leucio dove è intervenuto per la cerimonia di consegna della laurea honoris causa a Rosita Missoni conferita dal rettore dell’università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli Massimo Paolisso.

Il Comune di Caserta ha concesso gli spazi all’ateneo per 10 anni, proprio perché vi nascesse un polo per la formazione post laurea del dipartimento di Architettura e Design Industriale. Quella di oggi è stata anche l’occasione per inaugurarlo.

Rispondendo alla nostra domanda, il ministro ha rivendicato la matrice identitaria del suo lavoro e dei suoi obiettivi: “Siamo il Governo che ha voluto un Ministero specifico per difendere i diritti delle persone con disabilità”.

Infine, sulle magagne per i titoli sul sostegno per l’insegnamento agli alunni disabili, presentati da alcuni docenti in Campania per passare di ruolo, il ministro a tal proposito rassicura: “Sono in corso dei controlli per attestare se i certificati presentati per l’insegnamento hanno validità o meno. Stiamo anche lavorando insieme ad associazioni e famiglie per migliorare le modalità di assegnazione delle ore di sostegno. Ci sarà un programma di formazione per 40mila nuovi insegnanti, ma anche le spese delle supplenze saranno prima preventivate e iscritte in bilancio”.