IL SUPER PIZZO CASALESE di via Giotto ad Aversa. Resta in carcere quello che per due pentiti è “il nuovo capo degli Schiavone”
8 Agosto 2023 - 10:51
AVERSA – Nicola Pezzella, 60 anni, ex genero del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, morto nel 2015, cugino di Francesco Schiavone Sandokan, Giuseppe Diana, 57 anni, di San Cipriano d’Aversa. Antonio Barbato, 47 anni, di Carinaro, resteranno in carcere (clicca qui per leggere l’articolo dedicato alla vicenda e il nome dell’imprenditore mediatore).
Lo hanno deciso i due giudici per le indagini preliminari Caterina Anna Arpino del tribunale di Aversa Napoli Nord per quanto riguarda Pezzella e Giuseppe Diana. Per Barbato, recluso per altra motivazione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, lo ha sancito il gip Pasquale D’Angelo del tribunale sammaritano.
La custodia carceraria non è legato al fermo del Sostituto Procuratore Maurizio Giordano della Dda di Napoli che, infatti, non è stato convalidato, ma entrambi i gip hanno firmato un’ordinanza di custodia cautelare per i tre.
“L’attuale figura di massimo rilievo del gruppo Schiavone e Nicola Pezzella”. E’ così che Vincenzo
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dalla squadra mobile della questura di Caserta, Pezzella, Diana e Barbato avrebbero compiuto un’estorsione dal valore di circa 20 mila euro a un imprenditore di Quarto, operante nel settore edile e al lavoro ad Aversa, via Giotto, su un cantiere residenziale nella città normanna.