IL VIDEO MARCIANISE. Zannini fa il bullo con Zinzi e Nicola Scognamiglio: “Nella vostra città comando io”. Loro rispondono, ma il silenzio del sindaco (manovrato da Gabriele) dà ragione al mondragonese
27 Aprile 2024 - 16:34
Il nostro articolo è preceduto dal pezzo di intervista rilasciata dal consigliere regionale e dalle prese di posizione dei consiglieri zinziani e da Maria Luigia Iodice, entrambi pubblicati in calce al nostro commento
MARCIANISE (g.g.) – La dichiarazione rilasciata a margine della cerimonia del 25 aprile dal consigliere regionale Giovanni Zannini al collega Gianluca Pota di GoldwebTv non poteva non determinare delle reazioni in quel di Marcianise, da parte di chi ha pianificato a suo tempo ed è stato determinatore e primo sostenitore della candidatura a sindaco di Antonio Trombetta per gli amici Tonino.
Zannini da par suo utilizzando, cioè, un registro espressivo spavaldo di chi si ritiene il vero padrone del vapore, ha detto chiaro e tondo che lui, a Marcianise, è decisivo per il mantenimento in vita dell’amministrazione di Trombetta.
Ormai, l’imbarbarimento della politica casertana, di cui Zannini, divenuto un vero e proprio intoccabile, a dispetto delle modalità molto, ma proprio molto discutibili con cui lui alimenta ogni giorno il motore sempre più possente della sua macchina di potere ha espunto da ogni ragionamento, ovviamente al netto di CasertaCe, che barbaro non si ritiene e non sarà mai, il tema del mandato popolare come segno fondamentale della legittimità democratica di un qualsiasi governo, nazionale o locale che sia.
Zannini ha fatto suoi diversi consiglieri comunali che ad Aversa si erano candidati per la coalizione perdente. Li ha fatti suoi, inserendoli a pieno titolo nel mercato delle vacche perchè, i Sagliocco, la Federica Turco e Giovanni Innocenti hanno ottenuto indiscutibilmente, inconfutabilmente posti di lavoro nel periodo in cui si sono resi protagonisti dell’ormai iper trattato ribaltone aversano.
A Marcianise, Zannini si è schierato, sciaguratamente per le sorti della candidata sindaca di centrosinistra Lina Tartaglione con quest’ultima, totalmente forviata da una concezione cinicamente pragmatica, quanto assolutamente errata, suggeritale, pardon impostale dal marito Angelo Golino unico motivo per il quale la Tartaglione oggi non è il sindaco di Marcianise.
Come volevasi dimostrare l’unico consigliere comunale eletto nella lista di Zannini, ossia Nicola Russo, ha realizzato immediatamente la specialità della casa, ossia il ribaltone, tradendo gli elettori che lo avevano votato nella coalizione di Lina Tartaglione e spostandosi sul carro di Antonio Trombetta.
La nostra previsione si basava su un elemento evidente: il sindaco ha un nipote che si chiama Gabriele Trombetta che in passato è stato anche assessore di Antonello Velardi e da un po’ di tempo costruisce parte del suo budget esistenziale grazie agli incarichi che Zannini gli “ha fatto prendere al Consorzio Idrico.
Quando i numeri di Antonio Trombetta in consiglio comunale, dopo il primo ribaltone di Pratillo, sono diventati ancora una volta precari, quello che era un accordo sottobanco, è diventata un’intesa matematica. Sono dovuti uscire allo scoperto ma Zannini è stato sempre nella famiglia di Trombetta e se non ha partecipato già in suo appoggio alle elezioni comunali dell’anno scorso è perchè all’ultimo momento ha litigato con Nicola Scognamiglio.
Agli uomini di Zinzi che legittimamente affermano che Zannini non è all’interno dell’amministrazione comunale, va ricordato, però, che il consigliere regionale non conta solo su un voto ma su due alzate di mano all’interno del consiglio comunale: Nicola Russo, ma anche la figliola del prode Laurenza, eletta con Antonio Trombetta, ma aggregata a Zannini dopo essersi dichiarata indipendente dal gruppo di Nicola Scognamiglio e di Maria Luigia Iodice
Per cui, quello manifestato dal mondragonese appare come un monito. Il suo ghigno sardonico e spavaldo al limite del tracotante sa tanto di rivincita, di sassolino tolto dalla scarpa nei confronti del suo nemico Gianpiero Zinzi e della persona con cui litigò al tempo delle comunali ossia Nicola Scognamiglio.
Della serie, se non fate i bravi io vi posso anche mandare a casa. Dunque, non appare casuale il fatto che insieme alla reazione più netta quella degli zinziani, un po’ più timida quella di Maria Luigia Iodice, non sia arrivata la presa di posizione più attesa e più importante ossia quella del sindaco Antonio Trombetta. Ciò significa che questi, insieme al suo vice Pasquale Salzillo, che pur di rimanere li a far le cose che sa fare e che ha già fatto con le concessioni edilizie insieme al suo amico Angelo Piccolo, mangerebbe anche un bel piatto pieno di m….a, legittima le parole di Zannini e gli da la dignità di terza gamba della sua maggioranza, checchè ne dicano Zinzi e la Iodice
“Le dichiarazioni del consigliere regionale Giovanni Zannini, secondo il quale lui aiuterebbe l’Amministrazione comunale a Marcianise non trovano riscontro nella realtà. Probabilmente al consigliere regionale piace pensarsi nelle vesti di nostro amico, ma ribadiamo che la nostra amministrazione non ha alcun rapporto con lui”. Così i consiglieri comunali Angelo Ricciardi, Antimo Zarrillo e Tommaso Acconcia del gruppo ‘Trombetta per Marcianise’ che fa riferimento all’onorevole Gianpiero Zinzi