IL VIDEO, TRIBUNALE DI AVERSA. Strabuzzate gli occhi e guardate la bolgia da girone dantesco nella sezione dei giudici di pace
2 Novembre 2018 - 17:47
AVERSA – (Christian de Angelis) La condizione logistica delle sezioni civili dei tribunali e, ancor di più, di quelle dei giudici di pace, sono l’indicatore della cifra dell’efficienza e della qualità del servizio offerto.
Diciamocela tutta: almeno per quel che riguarda la nostra regione, perchè ci mancano informazioni precise su altri distretti giudiziari extra campani, lo stato delle cose è decisamente pessimo.
Le aule dei giudici civili a partire da quelli del lavoro, sono sempre caoticamente piene di persone tra avvocati, attori di citazioni, convenuti e chi più ne ha più ne metta. Il più delle volte il problema è acuito dal fatto che i giudici civili non hanno a disposizione un’aula delle dimensioni di quelle in cui operano i giudici penali. Anzi, il più delle volte operano come succede ancora oggi a Santa Maria Capua Vetere, nella sede che ora, meglio tardi che mai, è in dismissione, in stanze di appartenenti residenziali.
E non è che nella più piccola Benevento le cose vadano meglio, dato che tutta la sezione lavoro viene accolta in un’aula della ben ristrutturata caserma Guidoni, ma a fronte della disponibilità di spazi, anche in questo caso, il flusso quotidiano di persone rende molto difficile, se non impossibile, l’amministrazione della giustizia, visto che in questo caso le udienza si tengono in stanze di ufficio, sicuramente accoglienti, ma del tutto inadeguate nella loro estensione.
Va da se che un tribunale, come quello di Aversa-Napoli Nord, nato in fretta e furia, grazie all’occasione che con grande capacità il compianto sindaco Giuseppe Sagliocco e l’allora senatore Pasquale Giuliano seppero cogliere al volo dopo il ridisegno di riforma dei perimetri territoriali dei vari distretti giudiziari, moltiplichi all’ennesimo potenza questi problemi di ordine generale.
Se ad Aversa i giudici penali, i sostituti procuratori, gli avvocati incrociano molte difficoltà nelle sezioni penali, figuriamoci cosa sono quelle civili e il giudice di pace.
E oggi vogliamo proprio soffermarci, partendo da una protesta, l’ennesima, degli avvocati aversani e del nord Napoletano, sulle difficoltà pesantissime che ogni mattina si incrociano in quest’ultima area, per l’appunto, quella dei giudici di pace.
Bastava guardare stamattina la celebrazione (si fa per dire) delle udienze nelle stanze dei magistrati della conciliazione. Come si può constatare da un video, girato da un avvocato, i vari eventi giudiziari si svolgono in una calca di persone tra avvocati e testimoni che affollano letteralmente le scrivanie dei giudici.
La domanda nasce spontanea: in caso di audizione di una prova testimoniale, come fa il giudice ad ascoltare con la tranquillità dovuta per la perfetta comprensione dei fatti, di fronte alla calca, ma anche alla conseguenza complementare dell’assordante rumorio, rischiando di inficiare la prova testimoniale.
Dalla sua inaugurazione, avvenuta nel settembre 2013, il tribunale di Napoli Nord non è ancora partito a pieno regime.
Da tempo, gli avvocati ma anche gli utenti lamentano inefficienze dovute soprattutto ad una carenza di personale di cancelleria. In alcuni casi un unico cancelliere deve assistere vari giudici e svolgere contestualmente il normale lavoro all’interno del proprio ufficio.
Questo implica il fatto che se il cancelliere è occupato in udienza assistendo il giudice rimane scoperta la cancelleria, quindi gli avvocati che devono sbrigare le pratiche, sono costretti ad attendere il suo rientro. Ciò implica ore ed ore di attesa.
Ora dovrà essere il neo presidente del consiglio dell’ordine forense l’avv. Gianfranco Mallardo a sostenere la giusta causa dei colleghi che si dichiarano esausti per queste continue e prolungate carenze ed in particolare degli uffici del giudice di pace, anche se pare che Mallardo si stia già adoperando, mettendo in campo diverse iniziative atte a migliorare le condizioni di lavoro dei numerosi colleghi.