Imprenditore ucciso, ex dipendente condannato anche in Appello

4 Novembre 2021 - 19:30

SANTA MARIA CAPUA VETERE –  La Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha condannato il 28enne albanese Argit Turshilla a 22 anni e sei mesi di carcere per l’omicidio dell’imprenditore agricolo Pasquale Guarino, ucciso nel settembre 2015 durante una rapina avvenuta nella sua azienda a San Tammaro; i giudici hanno confermato quasi del tutto la decisione della Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, che al termine del processo di primo grado aveva inflitto a Turshilla 23 anni di reclusione. Turshilla agi’ insieme ad alcuni complici non ancora individuati.

Dalle indagini dei carabinieri e poi dai processi, e’ emerso i banditi furono preventivamente informati dell’arrivo di Guarino sul suo fondo agricolo con l’incasso della vendita della frutta; i membri della gang, tra cui Turshilla, fecero cosi’ irruzione armati e incappucciati, e intimarono ad una dipendente di Guarino, che aveva i soldi – circa 3000 euro – di consegnarli subito. Guarino reagi’, tento’ di difendere la ragazza e fu colpito due volte; i banditi non riuscirono a portarsi via i soldi ma prima di fuggire presero il cellulare di Guarino; questi, ferito gravemente, mori’ poi in ospedale. Turshilla fu arrestato dopo oltre due anni e mezzo, nel marzo 2018, in Albania, dove si era rifugiato per sfuggire alle indagini sull’omicidio Guarino.