INCREDIBILE! Ai domiciliari per la rissa della Vigilia viene denunciato dalla madre per maltrattamenti in famiglia: 19enne in galera
17 Aprile 2024 - 18:51
Antonio Pio Salemme indagato per il tentato omicidio avvenuto a due passi dall’Anfiteatro il 24 dicembre scorso.
SANTA MARIA CAPUA VETERE. Coinvolto, insieme ad altri ragazzi, nella rissa avvenuta la Vigilia di Natale davanti all’Anfiteatro di S. Maria Capua Vetere, in piazza Adriano, era stato spedito ai domiciliari. A casa, però, il 19enne Antonio Pio Salemme si è reso colpevole di maltrattamenti ai danni della madre e delle sorelle e, per tale ragione, è stato spedito, dritto dritto, in carcere.
Violento, quindi, non solo all’interno di un branco, come nel caso della maxi rissa della Vigilia, ma anche in famiglia. E’ stata proprio la madre, infatti, a rivolgersi agli agenti del commissariato sammaritano e a denunciare il figlio. Di qui il provvedimento del sostituto procuratore Armando Bosso (titolare anche dell’inchiesta sulla rissa nella quale Salemme – difeso dall’avvocato Sergio Di Lauro) è indagato per tentato omicidio in concorso) che ha disposto la detenzione in carcere.
Durante la detenzione domestica, secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato sammaritano, sarebbero emerse le condotte violente del 19enne sfociate nelle lesioni ai danni dei familiari. E’ stata proprio la madre di Salemma che esasperata si è recata nel locale commissariato e ha denunciato il figlio. Il sostituto procuratore Armando Bosso già titolare delle indagini per la rissa e il tentato omicidio della vigilia di Natale, ha disposto l’aggravamento della misura cautelare. Per Antonio Pio, assistito dall’avvocato Sergio Di Lauro, si sono quindi aperte le porte del carcere sammaritano.
Salemma per i fatti accaduti il 24 dicembre scorso, dovrà comparire dinanzi alla Seconda sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal giudice Antonio Riccio, con a latere Alessandra Cesare e Francesca Auriemma, insieme agli altri giovani coinvolti nella rissa, ovvero Vittorio Merola, Massimiliano Barbato, Cristian D’Ambrosio, Giovanni Barracano e Joussef Majaoiu.