Tre persone a processo per la morte di due operai che lavoravano alla facciata della chiesa

9 Aprile 2019 - 09:54

PIEDIMONTE MATESE (red.cro.) – Si chiamavano Antonio Atzeri, 56 anni di Casoria e Tammaro Albino, 48, di Gioia Sannitica, i due stavano installando i ponteggi ed erano arrivati ad un’altezza di 8-10 metri quando la struttura ha ceduto, travolgendoli. Uno dei due operai finì sotto i tubi di ferro, l’altro si schiantò su un’auto parcheggiata. Sul posto c’era anche un terzo operaio che ebbe solo ferite lievi. Morirono così due operai a Piedimonte Matese mentre stavano restaurando la facciata della Chiesa di San Marcellino, in via Sorgente. Era il 31 ottobre 2015.

E’ iniziato ieri, dinanzi al giudice Cardullo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il processo a carico di Marco ZoccolilloMario Navarra, Maria Cristina Volpe, ritenuti responsabili della  morte dei due uomini.

Nel corso dell’udienza ha parlato il maresciallo dei carabinieri di Piedimonte Matese che arrivò davanti la chiesa in quei tremendi attimi, spiegando cosa fu carpito dai primi rilievi effettuati sul posto e dalle indagini. Responsabile civile nella vicenda giudiziaria è la Curia di Alife-Caiazzo, chiamata in causa solo per la richiesta risarcitoria