La banca vuole oltre un milione di euro dall’ASL CASERTA. E la storia ora finisce al TAR

30 Marzo 2022 - 10:56

CASERTA – Tendenzialmente la Banca IFIS, istituto di credito fondato a Genova all’inizio degli anni Ottanta, la ritroviamo all’interno degli Albi pretori – è capitato anche al comune di Caserta – perché tra le attività che fanno parte del suo business si occupa di acquistare determinati diritti di credito da società che hanno questi predetti crediti nei confronti amministrazioni pubbliche, come possono essere enti cittadini, ospedali o aziende sanitarie.

Il caso di cui stiamo raccontando riguarda proprio l’Azienda sanitaria locale di Caserta e l’istituto genovese. Infatti, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere era stata attivata la procedura per un decreto

ingiuntivo dal valore di un milione, presentato proprio dalla IFIS nei confronti della ASL della nostra provincia, riteniamo a seguito dell’acquisto di un credito vantato da un altro soggetto.

Chiaramente, la struttura sanitaria attualmente guidata dal direttore Ferdinando Russo ha ritenuto infondata tale richiesta, presentando ricorso nei confronti di questo decreto, ma ricevendo però un rigetto dell’opposizione.

Ora, per evitare il pagamento di questa cifra enorme, l’ASL ha deciso di costituirsi presso il TAR della Campania, corte dove proverà a portare avanti le sue ragioni attraverso l’assistenza di un legale esterno. L’avvocato che si occuperà di questa pratica e che dovrà affrontare i suoi colleghi della Banca IFIS si chiama Tiziana Servillo.

La professionista curerà il ricorso al TAR anche per un ulteriore procedimento giudiziario, due incarichi che frutteranno all’avvocata circa 6200 euro.