LA CAMORRA E GLI APPALTI DELL’ENEL. Va a processo il “re” dei lavori alla rete elettrica

7 Febbraio 2023 - 13:30

Un potere scaturito, stando a quanto emerso dalle indagini dell Dda e dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, grazie alla forza di intimidazione del clan dei Casalesi

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Potrà essere processato attraverso il rito del giudizio abbreviato, ma dovranno essere ascoltate le parti offese.

Questo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Napoli nei confronti di Giuseppe Iannone, 66enne imprenditore di San Cipriano d’Aversa che attraverso il suo legale aveva fatto richiesta di poter essere giudicato con rito abbreviato.

L’imprenditore, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, avrebbe avuto il monopolio degli appalti della rete Enel per conto del clan dei Casalesi, specificatamente il gruppo camorristico Schiavone-Zagaria.

Un potere scaturito, stando a quanto emerso dalle indagini dell Dda e dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, grazie alla forza di intimidazione del clan dei Casalesi, al quale partecipava quale concorrente esterno, mettendo a disposizione le proprie società, ovvero Alba 90 srl, SIEP Costruzioni ed infine Elettrolima.

Ricordiamo che Iannone venne arrestato l’11 giugno del 2021 assieme al figlio Mario Iannone, quarantenne, e al genero Mario Pellegrino, il primo finito in carcere, il secondo ai domiciliari.

Per questi ultimi, poi, la Direzione distrettuale antimafia archiviò la loro posizione.