LA FOTO. Canile lager nel casertano: salvati decine di cuccioli
17 Ottobre 2024 - 12:08
VILLA LITERNO – I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Castel Volturno (CE) e del Nucleo Carabinieri CITES di Napoli, unitamente al personale del Servizio Veterinario A.S.L. di Caserta, si sono portati presso un allevamento zootecnico dismesso, sito in comune di Villa Literno (CE), alla località “Zona Grande Chiusa”, laddove è risultata abitare una coppia di coniugi di nazionalità rumena, in cui è risultato allestito un allevamento abusivo di cani di razza
nell’esclusiva disponibilità dei predetti coniugi.
Al momento del sopralluogo sono stati rinvenuti nr. 44 cani di razza tra cui barboncini, maltesi, maltipoo, etc. Di questi cani, solo n. 12 di essi, detenuti separatamente in maniera adeguata, sono risultati essere intestati ai coniugi predetti ed ai loro figli.
Mentre i restanti nr. 32 cani sono risultati sprovvisti di microchip. All’esito degli accertamenti effettuati si è constatato per i nr. 32 cani allevati in uno stato dei luoghi incompatibile con la natura degli animali ivi presenti per gravi carenze igienico- sanitarie e strutturali attesa la presenza di deiezioni animali sparse, coperture precarie realizzate con lamiere e legno, coperte sporche, cartoni e cassette della frutta ospitanti numerosi cuccioli appena nati.
Alcuni di detti cani inoltre hanno mostrato segni di aggressività presumibilmente dovuti al cattivo stato di detenzione, sovraffollamento e maltrattamento giacché legati a corde di circa un metro con evidente limitazione delle cinque liberta relative al benessere animale (fame, sete, libertà di movimento, stress, paura etc.). Altri cani invece sono risultati affetti
da dermatite ed ecto/endo parassiti.
Alla luce di quanto accertato, i predetti militari hanno proceduto al sequestro giudiziario dei nr. 32 cani di razza, privi di identificazione, in quanto si è ravvisato sussistere per loro le condizioni di maltrattamento e di detenzione in modalità incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
I cani posti in sequestro sono stati microchippati ed affidati in custodia ad un canile convenzionato A.S.L. e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Entrambi i coniugi sono stati deferiti in stato di libertà, in concorso tra loro, per i predetti reati di maltrattamento di animali e di detenzione di cani in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.