LA FOTO. Realizzava e vendeva su WhatsApp siti per “fregare” acquirenti. COSA COMPRAVANO E COME AVVENIVA LA TRUFFA
17 Novembre 2024 - 12:31
36enne denunciato dai carabinieri. A casa sua scoperto un vero e proprio arsenale informatico, come si vede dalla foto
VILLA LITERNO – È stato grazie all’incrocio dei dati telematici e delle segnalazioni ricevute, che carabinieri della Stazione di Villa Literno, sono riusciti a risalire all’identità del 36enne che nel pomeriggio di ieri è stato denunciato in stato di libertà per truffa.
Quando i militari hanno bussato alla sua parta, l’uomo, che non avrebbe mai immaginato di essere scoperto e localizzato, ha subito cercato di liberarsi di due smartphone in suo possesso lanciandoli da una delle finestre dell’appartamento.
I dispositivi elettronici, recuperati e sequestrati, sono risultati, nonostante la caduta, perfettamente funzionanti e privi di password di protezione.
Uno dei due, era aperto su una delle più note app di messaggistica, nella quale i militari hanno potuto riscontrare la presenza di diverse chat nelle quali il 36enne interloquiva con i presunti committenti per i quali realizzava siti web.
Tutte le attività informatiche, completate e in corso di perfezionamento, erano volte alla realizzazione di piattaforme in grado di adescare e truffare ignari acquirenti alla ricerca di motori e parti di ricambio per auto.
Il modus operandi utilizzato era sempre lo stesso: assicurare fittiziamente la disponibilità e la spedizione di articoli inesistenti e farsi pagare in anticipo attraverso ricariche su carte e conti intestate a terzi.
Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati un terzo smartphone, un computer laptop, un tablet e 14 carte prepagate.
Il materiale informatico sequestrato, utilizzato per la realizzazione dell’attività illecita, sarà ora oggetto di approfondite indagini volte all’identificazione di eventuali complici.