LA FOTOCRONACA. MADDALONI è un secchio dell’immondizia. Liccardo vada a pulire se la Buttol non lo fa

26 Aprile 2019 - 17:30

MADDALONI(g.g.) Nelle ultime 72 ore siamo stati letteralmente inondati da proteste, corredate da un ampio repertorio fotografico, da parte di residenti in alcune zone della città di Maddaloni.

Queste foto testimoniano della condizione, onestamente vergognosa, in cui versano aree come via Feudo, Montedecoro, il cimitero, via S.Eustachio giusto per citarne alcune tra le tante. Non ci siamo limitati a prenderne atto. Non ci siamo fidati e abbiamo deciso di andarci a rendere conto di persona. E onestamente, stamattina, rispetto a queste foto, la situazione è anche peggiorata.

Ora, con tutta quanta la disponibilità, con tutta quanta la comprensione che possiamo avere per un’amministrazione comune che si è insediata da nemmeno un anno, ereditando problemi pesantissimi, queste cose avrebbero già dovuto trovare risoluzione anche perchè l’impresa, titolare della raccolta rifiuti, la Buttol di Afragola ha assunto la sua funzione da poco tempo, e dunque dovrebbe essere sufficientemente motivata a dare finanche di più di quello che è scritto e sacramentato nel capitolato. E invece non è così.

Non serve produrre sempre le stesse spiegazioni, a partire da quella legata alla difficoltà di sversare allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, perchè se Maddaloni fa il 28% di raccolta differenziata, spedendo dunque enormi quantità di rifiuto indifferenziato verso l’impianto gestito dalla Gisec, occorre invertire questa pessima direzione di marcia. E in un anno era lecito aspettarsi qualcosa in più. Tra l’altro, alcune di queste foto come quelle di via S.Eustachio, ma anche altre, danno conto di autentiche discariche a cielo aperto, nate in zone video sorvegliate. E allora, non è possibile che di fronte a questi comportamenti sconci da parte di pseudo cittadini o anche di non maddalonesi, non ci sia la possibilità di intervenire per reprimere il fenomeno, cominciando da qualche punizione esemplare, da qualche denuncia all’autorità giudiziaria, accompagnata da una solenne stangata contravvenzionale.

 

Ci aspettiamo dunque qualcosa in più dal sindaco Andrea De Filippo, ma soprattutto dall’assessore all’ambiente Salvatore Liccardo, quest’ultimo forse potrebbe anche pensare di dare l’esempio. E magari di fronte a certe inadempienze dell’impresa, mettersi lui con la pala in mano a raccogliere l’immondizia, sarebbe un gesto ben apprezzato e sgombererebbe tutte quante quelle voci, fino a prova contraria infondate, che collegano la sua professione di funzionario al comune di Afragola, al fatto che la Buttol è un’impresa di Afragola, tra le altre cose titolare della raccolta rifiuti anche nella città amministrata dall’ascaro di Enzo Nespoli.

Non è così. Ma Liccardo deve fare di più, perchè non è un assessore come gli altri. La sua famiglia ha sviluppato business utilizzando cave adibite a discariche e se non andiamo errati, quando Michele Farina fu detronizzato dal governo, per le inadempienze legate al mancato controllo del territorio proprio sul fronte degli sversamenti (decreto piuttosto eccentrico che poi il governo cancellò), proprio Liccardo era assessore, peraltro premiato da Michele Farina che lo nominò vicesindaco reggente, fino alla celebrazione delle successive elezioni.