LA LETTERA MONDRAGONE. Vi racconto come ho bloccato e immobilizzato quel ladro. Dopo due ore era già libero”
20 Settembre 2018 - 11:08
MONDRAGONE – Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata di un cittadino mondragonese, che racconta di un episodio di furto di cui è stato suo malgrado protagonista:
“Erano le 14 circa: io e mia moglie eravamo appena rientrati a casa, quando ho sentito delle urla provenire dal quarto piano (io abito al primo). Prima di recarmi sulle scale per salire, cerco di affacciarmi al balcone e mi rendo conto che era stata forzata la persiana, quindi decido di andare sulle scale, dove vedo scappare un ragazzo straniero.
Lo inseguo e riesco dopo una colluttazione a bloccarlo recuperando la refurtiva: riesce per ben tre volte a scappare, ma io lo blocco ogni volta e infine lo consegno ai carabinieri, che lo portano in caserma per identificarlo e arrestarlo.
Io e il signor Salvatore, l’anziano del quarto piano che era stato tra l’altro malmenato, siamo dovuti andare in ospedale a farci visitare e refertare. Ci liberiamo alle 19:45 circa e che succede? Ci ritroviamo il ragazzo straniero, già libero, insieme ad altri quattro suoi connazionali, all’ingresso del Pronto Soccorso di Castel Volturno.
Mi chiedo ma la legge esiste? La legge è uguale per tutti? Io e l’anziano ieri abbiamo rischiato la vita e dopo poche ore quella persona era di nuovo lì davanti a noi, nonostante gli arresti domiciliari che gli erano stati dati? Volete farvi dire i reati? Introduzione in proprietà privata, scasso, percosse, lesioni, tentato omicidio, rapina con refurtiva, tutto in flagranza.
Come ha fatto ad evadere così facilmente dai domiciliari? Mondragone sta morendo.