LA MORTE DEL BOSS LUIGI VENOSA. La moglie, che sta ai domiciliari, ha chiesto il consenso per partecipare ai funerali
7 Agosto 2018 - 10:40
SAN CIPRIANO (di T.P.) – La moglie del boss Luigi Venosa deceduto presso l’abitazione della figlia questa mattina, ha chiesto tramite i suoi legali avvocati Paolo Caterino e Alfonso Reccia, il consenso del tribunale di Napoli, per la partecipazione ai funerali.
La vedova Angelina Simonetti, infatti, è reclusa agli arresti domiciliari presso Casapesenna. Gli altri figli di 0′ cocchiere, Antonio e le tre figlie sono tutti liberi. Umberto Venosa, il fratello di professione imbianchino, è attualmente un collaboratore di giustizia.
Luigi Venosa era detenuto dal 1992, 26 anni in carcere spesso recluso al 41 bis è deceduto come abbiamo anticipato per un brutto male ai polmoni . Il soprannome o’ cocchiere gli deriva perchè il nonno, che si chiamava come lui, Luigi Venosa guidava il calesse nel loro paese d’origine San Cipriano.