La morte del netturbino 45enne Mario Venosa. La Cassazione smentisce la Corte di Appello. Processo da rifare anche sul risarcimento di 300mila euro

19 Maggio 2019 - 13:03

SAN CIPRIANO DI AVERSA (T.P.) – Ieri la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di non luogo a procedere della Corte di Appello di Salerno per intervenuta prescrizione, azzerando, dunque la sentenza di primo grado, comprensiva anche della pena accessoria di una provvisionale per il risarcimento danni di 300mila euro alla parte civile, di cui avevano beneficiato i due imputati nel processo per la morte di Mario Venosa, 45enne di San Cipriano d’Aversa. La tragedia si verificò alcuni anni fa nel comune salernitano di Castellabate. Venosa, dipendente dell’azienda di raccolta rifiuti solidi urbani della cittadina rivierasca, perse la vita sul lavoro durante il servizio di raccolta. Dopo aver riposto un sacchetto nel camioncino, improvvisamente nel ripartire, scivolava battendo la testa sul pedalino di appoggio del predetto camioncino, morendo sul colpo. In primo grado, il titolare dell’azienda,Carmine Fedullo e l’autista del compattatore, Attilio Schiavo, entrambi imputati, erano stati condannati dal tribunale di Salerno. Pena principale e, come si diceva, pena accessoria di 300mila euro a favore dei familiari di Venosa, costituitisi parte civile.

Con un conteggio, evidentemente, errato, la Corte di Appello, sempre di Salerno, sancì, addirittura, che i termini di prescrizione fossero scaduti già prima della sentenza del tribunale.

Ma la famiglia e l’avvocato Domenico Della Gatta, che la rappresenta in giudizio, non si sono arresi e hanno presentato ricorso in Cassazione. Ieri, la decisione di annullare l’ultima sentenza della Corte di Appello, con rinvio delle carte processuali ad una sezione diversa da quella che si era già pronunciata della stessa Corte di Appello di Salerno. In quella sede si dovrebbe svolgere finalmente il processo di secondo grado, in quanto la prescrizione secondo la Cassazione che poi è il giudizio definitivo che conta è stata calcolata in maniera sbagliata.