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LA NOTA. AVERSA. Appalti e Puc: ecco cosa deve fare il sindaco Golia per onorare la parola data nel comizio di giovedì

16 Giugno 2019 - 19:15

AVERSA (Gianluigi Guarino) – Con il comizio di giovedì sera, il neo sindaco di Aversa Alfonso Golia si carica addosso una grande responsabilità.  sono parole  impegnative quelle da lui pronunciate, che, noi per primi conserveremo per verificare se, entro qualche mese, le scelte saranno realizzate, come ha solennemente promesso dal palco, nel rispetto della legge e della trasparenza, a partire, ci permettiamo di chiosare,  della questione delle questioni: le gare d’appalto, tutta la filiera degli affidamenti, diretti, fiduciari a cottimo o collegati ad una procedura di offerta economicamente più vantaggiosa o di massimo ribasso.

Perché al di la delle chiacchiere, se Alfonso Golia vuole essere veramente il sindaco del cambiamento, ha la possibilità di fare subito un gesto rivoluzionario: comunicare ai suoi dirigenti che i bandi e i capitolati vanno scritti in modo tale da non favorire nessuno, ma per cogliere l’obiettivo di realizzare il bene comune premiando le offerte economiche e tecniche effettivamente più meritevoli e più redditizie, nel rapporto qualità-prezzo, per i cittadini non presi singolarmente, ma nella loro conformazione collettiva di comunità.

Se Golia tradisse questo impegno, i suoi diverrebbero solo slogan triti, colmi di parole  vuote.

Già venerdì abbiamo invitato il sindaco Golia a sorvegliare e a verificare con la massima attenzione quello che è successo nella strana e piuttosto opaca gara per l’affidamento dei servizi di parcheggio a pagamento (CLICCA QUI PER LEGGERE).

C’è da lavorare tanto sul fronte della trasparenza. Un’altra prova del nove sarà quella del nuovo Puc alle necessità degli aversani, che hanno bisogno di più servizi, di più spazi verdi e non certo di più appartamenti, così come tutta l’allegra compagnia dei vari Bo, Della Gatta e affini vorrebbe fare

Se Golia desse una svolta su questi due punti passerebbe alla storia ripulendo l’immagine di un PD che dalle sue parti ha firmato da tempo più di un patto scellerato con diavoli e diavoletti.