LA NOTA. Gaetano Di Monaco, vice reggente e la segretaria Inserra non sanno pronunciare la parola “corruzione”. La devozione freudiana a Magliocca e al suo concetto di Costituzione al tric trac
21 Novembre 2024 - 18:40
Nell’articolo che precede e che da notizia della revoca della delega alla viabilità, atto dovuto nei confronti del dirigente Gennaro Palmieri, si registra nella prima riga un lapsus gustosissimo che ci ha indotto ad una breve riflessione tra il serio e il faceto
CASERTA (Gianluigi Guarino ) – Poi dicono che Sigmund Freud è stato un grande studioso dell’animo umano, uno psicanalista ma le cui idee oggi varrebbero zero.
Nel momento in cui Giorgio Magliocca, come ultimo atto da presidente della Provincia, ha nominato come vice il suo fedelissimo Gaetano Di Monaco, da Santa Maria Capua Vetere, in tanti – non noi perché, come si sa, CasertaCe fonda la sua posizione su fatti reali, sulla carta che canta e non sui pregiudizi- hanno liquidato la cosa come l’attuazione del proposito di Magliocca di continuare a comandare nella gestione amministrativa dell’ente.
Leggendo, questa mattina, il primo o uno dei primi decreti presidenziali, anzi vice presidenziali, a firma di Gaetano Di Monaco, questi si butta un po’, complice il grande scienziato austriaco, la zappa sui piedi.
In premessa, scrive, infatti, testualmente: “il Segretario Generale in qualità di Responsabile dell’Anticostituzionale e Trasparenza…“.
Tra le castronerie che Magliocca ha detto durante la sua conferenza stampa di commiato, ce n’è stata una che ci ha colpito al punto da dedicarle un articolo. Magliocca, infatti, ha detto, come scritto da CasertaCe l’altro giorno (CLIKKA E LEGGI), che lui è indagato per aver violato “solo” un principio costituzionale.
Vabbè, al di là della sciocchezza pronunciata in termini giuridici, attinente, nel caso specifico, alla procedura penale, il presidente (quando lo ha detto era ancora tale) ha parlato di Costituzione.
Questa determina, invece, non l’ha firmata Magliocca bensì Di Monaco. È chiaro che si tratta di un lapsus ma, purtroppo, noi che siamo gente seria e vorremmo formulare un pensiero sereno sull’eventuale grado di magliocchismo espresso da Di Monaco, facciamo fatica a tenere buoni tutti quelli che sghignazzano al cospetto del lapsus di cui sopra.
Questa determina è stata firmata da Gaetano Di Monaco, ma sicuramente ha contribuito alla sua redazione la segretaria generale, quella definita per l’appunto “responsabile anticostituzionale“, ovvero Elena Inserra.
E anche qui non siamo di fronte a un soggetto apparso sempre terza, come avrebbe invece dovuto essere per ordinamento e funzione, alla stagione magliocchiana. Inserra avrà avuto i suoi buoni motivi per credere ciecamente, per fidarsi di quello che era il presidente della Provincia. Ma anche lei, facendolo, si è buttata la zappa sui piedi e stavolta molto più seriamente rispetto ad una valutazione un po’ seria e un po’ faceta sul lapsus freudiano. La Inserra, infatti, non èovviamente la responsabile anticostuzionale, ma è la responsabile anticorruzione. Una parola che evidentemente fa fatica, parimenti a Gaetano Di Monaco, anche a scrivere, visto che di corruzione, sotto i suoi occhi, ce n’è stata e ce n’è stata anche tanta.
Questa cosa somiglia tanto alla gag che faceva Fiorello quando imitava Silvio Berlusconi, ossia lo smemorato di Cologno, il quale cercando di ricostruire la sua memoria, veniva sollecitato dalla spalla dello showman siciliano, ossia il perfido toscano Marco Baldini, ad usare certe parole, tipo Romano Prodi, Rutelli, Veltroni o comunisti.
A quel punto lo smemorato di Cologno fingeva di dimenticarsi di nuovo tutto, rispondendo con un immancabile “Prontooo??, non sento. Prontoo?”. (CLIKKA PER ASCOLTARLA) Così, dunque, ci pare anche questo decreto firmato da Gaetano Di Monaco (CLIKKA QUI PER LEGGERLO NELL’ALTRO ARTICOLO) e ispirato dalla dottoressa Inserra, della quale, francamente, non abbiamo mai ben compreso i motivi per i quali abbia vissuto questo rapporto di sudditanza, prima emotiva, e poi professionale rispetto a Giorgio Magliocca.