LA NOTA. Le mani avvinghiate di Vincenzo De Luca e Carlo Marino come quelle di Thelma e Louise prima di precipitare nel dirupo

18 Marzo 2025 - 13:43

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CASERTA ( Gianluigi Guarino) – La recente foto che pubblichiamo oggi, associandovi la scena finale del celeberrimo film di Ridley Scott, premiato con l’Oscar per la miglior sceneggiatura, è a nostro avviso evocativa, valutando il momento che vivono il presidente della Regione e il sindaco di Caserta

CASERTA – Ci sono fotografie che agevolano enormemente il lavoro di un giornalista. Al sindaco di Caserta, Carlo Marino, e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è stata scattata una fotografia che li ritrae mano nella mano, ma con una postura e una geometria degli arti che ci hanno consentito di collocare l’immagine in un tempo in cui avevo la possibilità di seguire le opere cinematografiche più importanti, sia quelle di nicchia che i grandi film di Hollywood.

Beh, chi ha un’età che lo ha portato da ventenne avanzato all’inizio degli anni ’90 non può dimenticare due mani che si stringono iconicamente nella scena finale di un film di clamoroso successo, quale fu, nel ’91, Thelma e Louise.

Le due protagoniste, circondate dalla polizia di decine di contee statunitensi, decidono di precipitare con la mitica Ford in un dirupo, mettendo fine alla loro esistenza.

Ciò accade dopo una serie di vicissitudini che le avevano portate in un crescendo di fatti in cui erano rimaste impigliate e quasi costrette a compiere reati gravissimi.

È chiaro che i protagonisti della foto, che diventa per noi evocativa, stringono le proprie mani in un momento in cui entrambi rischiano di uscire definitivamente dalla scena della politica regionale.

Da un lato, De Luca, che lotta contro un pronostico che sembra segnare la decisione della Corte Costituzionale, già convocata per il prossimo 9 aprile e che, con ogni probabilità, pronuncerà il diniego al terzo mandato che il presidente della Regione Campania si è auto-attribuito con una legge regionale.

Dall’altro lato, c’è Carlo Marino, imputato in un processo penale per turbativa d’asta riguardante la ormai famosa aggiudicazione provvisoria attribuita alla società Energetika Ambiente, perorata dal faccendiere di Sant’Arpino, Carlo Savoia, che portò al Comune di Caserta un bando scritto nel proprio studio professionale, situato nel Centro Direzionale di Napoli, per le proprie società. Ciò aggiunge al reato specifico quello commesso dall’allora dirigente Ambiente e Rifiuti, Marcello Iovino, che insieme all’ormai defunto Pippo D’Auria, truccò clamorosamente la procedura finalizzata alla scelta dei componenti della commissione di gara. Il tutto con la regia di Carlo Marino e con l’attenta supervisione dei dirigenti Biondi e Natale, in un meccanismo che, passando dall’aggiudicazione provvisoria già realizzata a quella definitiva, non è stata concretizzata solo perché sulla scena irruppe la DDA di Napoli. Questo meccanismo avrebbe sviluppato un valore di ben 116 milioni di euro, ripartito su 7 anni di contratto.

Ora, la storia di Thelma e Louise e quella di De Luca e Marino possono trovare un contatto solo evocativo, ciò fino a prova contraria, lasciando liberi tutti quelli che leggeranno questo articolo di stabilire un livello di similitudine attivato dal proprio punto di vista.

Ma la stretta di mano, quella lì, è molto simile, se non uguale, al punto da essere considerata da noi di Casertace evidentemente emblematica. Thelma e Louise si stringono con forza le mani prima di precipitare nel dirupo. Così potrebbe essere anche per le mani avvinghiate di Vincenzo De Luca e Carlo Marino.