La Procura fa appello dopo l’assoluzione di Sergio Orsi agli arresti domiciliari a Messina
9 Agosto 2022 - 19:02
CASAL DI PRINCIPE – (Tina Palomba) Il pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia, Graziella Arlomede, ha presentato appello contro l’assoluzione dall’accusa di collegamento con il clan dei Casalesi, per intestazione fittizia ed estorsione, sentenza dello scorso aprile (Prima Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere) per gli imprenditori Sergio e Adolfo Orsi, padre e figlio, rispettivamente fratello e nipote di Michele Orsi ucciso nel 2008 dal gruppo di fuoco di Giuseppe Setola. Altresì il pm della Dda ha fatto appello anche per Natale Benito e Ugo Di Puorto, per quest’ultimo fu dichiarato l’improcedibilità per difetto di querela provvedendo alla riqualificazione del reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni per le estorsioni in concorso. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Paolo Raimondo, Rocco Trombetti, Francesco Parente, Giuseppe Stellato. La vicenda nasce dalle dichiarazioni di Benito Natale a seguito del suo arresto nel 2016 allorché divenne collaboratore di giustizia e raccontò degli affari della Sia Srl che si occupava di veicoli per la raccolta di rifiuti avente come amministratore l’ex poliziotto di Grazzanise Enzo Papa (deceduto) e come socio Antonio Mone assolto per il quale il pm non ha fatto appello come pure per Francesco Salzano. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nella Sia Srl di cui Benito Natale si definiva “socio occulto” sarebbero confluiti i mezzi della Flora Ambiente, società di raccolta dei rifiuta riconducibile agli Orsi. Attualmente Sergio Orsi è agli arresti domiciliari a Messina mentre il figlio Adolfo è completamente libero. La prima sezione della Corte di Cassazione ha condannato
definitivamente all’ergastolo i killer del clan dei casalesi Giuseppe Setola e Alessandro Cirillo, Giovanni Letizia, minimo della pena per Luigi Tartarone nel frattempo diventato collaboratore di giustizia, per l’omicidio dell’imprenditore Michele Orsi, avvenuto all’esterno del Roxy Bar di Casal di Principe il primo giugno del 2008. A marzo gli avevano sparato contro l’abitazione, prima avvisaglia, a giugno l’efferato delitto comandato da Setola scappato dalla clinica di Pavia.