La Torre junior si sentiva già pistolero: “A quelli là di SESSA gli devo sparare dieci botte.” Così si sfiorò la strage nel lido Paradiso di BAIA DOMIZIA
18 Maggio 2018 - 11:34
![uomo in tv](https://casertace.net/wp-content/uploads/2018/05/francesco-tiberio-la-torre.jpg)
MONDRAGONE – Non siamo certi che Francesco Tiberio La Torre, sotto la pressione di un gruppo di soggetti di Sessa Aurunca non identificati, fosse pronto a fare una strage nel lido Paradiso di Baia Domizia o nelle immediate vicinanze. Non siamo sicuri che se si fossero create le condizioni del contatto tra i due gruppi, tra i tre mondragonesi e i dieci sessani, i primi avrebbero sparato a ripetizione. Ma certo queste intercettazioni se uno le prende sul serio e siccome stiamo parlando del figliolo di un boss che ha compiuto decine e decine di omicidi, vanno prese, a nostro avviso, sul serio, si capisce che forse in quella giornata d’estate, si sfiorò veramente una piccola o grande strage.
Francesco Tiberio, con il suo fare guascone, disse, sollecitando l’arrivo delle armi, tenute dal suo amico, Luigi Meandro: “Gli
Il resto lo potete leggere nell’interessante stralcio dell’ordinanza, sull’episodio del lido Paradiso di Baia Domizia, pubblicato qui sotto.
QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLE INTERCETTAZIONI