LA TRAGEDIA SULLA VIA DEL MARE. Ubriaco, senza patente, ecco come ha distrutto la vita di un 25enne amputato di una gamba e di mezzo braccio
9 Luglio 2018 - 17:02
CARINOLA (T.P.) – Domani mattina la convalida per l’uomo arrestato per il mancato soccorso stradale e guida senza patente. Si tratta di Giuliano Tufano di Sessa Aurunca 44 anni difeso dall’avvocato Gianluca Di Matteo. È stato lui a provocare il grave incidente sulla Appia con il ferimento di un giovane di 25 anni di Pietravairano ieri pomeriggio.
Pare che Tufano fosse ubriaco e viaggiasse senza patente. Una manovra a dir poco temeraria lo ha portato ad uscire dalla lunga fila formatasi per il gran traffico del mare. Non solo ne è uscito, ma lo ha fatto ad una velocità ragguardevole. Dall’altra parte proveniva la Kawasaky di Ma. Gia. Lo schianto è stato violentissimo, al punto che la moto è andata letteralmente a fuoco. Accortosi del disastro provocato dalla sua Lancia Y, Tufano se l’è data a gambe ma è stato catturato dagli uomini della polizia di stato del commissariato di Sessa Aurunca ed ora gli vengono contestati i reati di lesioni personali gravissime e omissione di soccorso.
Per quel che riguarda la vittima, Ma. Gia. di Pietravairano ferite gravissime. Un avambraccio troncato sul posto, è rimasto a terra fino a quando uomini della polizia di stato del commissariato di Sessa Aurunca non lo hanno pietosamente preso, portandolo all’ospedale di caserta dove il giovane era già arrivato.
Le sue condizioni restano gravi. È arrivato con la gamba sinistra letteralmente sfracellata, con il ginocchio letteralmente esploso, con larga profusione e perdita di frammenti ossei. Ancora, fratture scomposte nelle stessa gamba sinistra e alla caviglia.
I medici dell’ospedale civile hanno fatto di tutto per cercare di recuperare l’arto inferiore, ma dopo attenta valutazione e in considerazione del grave stato di shock hanno avvisato i parenti del paziente sull’inevitabilità dell’amputazione della gamba.
L’importante è che il venticinquenne si salvi, perchè oggi come ben sappiamo esistono protesi prodigiose che consentono di vivere un’esistenza quasi normale ad amputati e pluriamputati.