LA TRUFFA DEI FALSI LICENZIATI. Cassa integrazione “pezzotta”, fregati oltre 600 mila euro all’INPS. I PRIMI NOMI

20 Marzo 2022 - 09:42

CASERTA – Tutto un piano studiato per far sì che i lavoratori, falsi lavoratori, riuscissero ad ottenere la cassa integrazione, attraverso dei contratti di lavoro cessati per licenziamento ma mai in realtà iniziati.

In questo modo, secondo le indagini della procura di Roma, l’INPS di Benevento avrebbe cacciato oltre 600 mila euro.

Attualmente sono emersi i nomi di quattro persone sotto inchiesta, sul totale di 39. Si tratta di Mario De Maria, di Vitulano, ministratore unico della MDM e Alfonso Zampella, di Villa Literno, a capo della società Petrolchimica dal 2013 al 2016. Altri due soggetti che, secondo la procura, avrebbero avuto un nome un ruolo importante sono Luigi Cipullo, 55enne di Aversa, e Carmine Capasso, il consulente del lavoro della società di cui è amministratore il De Maria.

Tutti e quattro rispondono di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in concorso con altre trenta e passa persone.