Freddato dai killer davanti al figlio di 3 anni: “Diana ucciso perchè aveva litigato con lo zio di D’Alessandro”

21 Luglio 2019 - 10:37

CASAL DI PRINCIPE – Antonio Diana, ucciso nel 1991 davanti al figlio di appena 3 anni, potrebbe essere stato ucciso per una lite con lo zio di un killer del clan dei casalesi.

Questa almeno la verità raccontata da Antonio Corvino, cugino di Romolo: “Mio cugino Romolo Corvino, in uno sfogo, mi raccontò dell’omicidio di Antonio Diana. Mio cugino mi disse che Diana non c’entrava niente con vicende di camorra e la colpa era da attribuirsi a Cipriano D’Alessandro, il quale aveva riferito a Walter Schiavone che Antonio Diana poteva creare problemi dando informazioni a gruppi rivali. Questo però era un pretesto perché, come mi disse Romolo, la vittima aveva litigato con lo zio di Cipriano D’Alessandro, non mi disse per cosa, e quindi fu ucciso senza un reale motivo“.

Qualche giorno fa per questo delitto sono state eseguite due ordinanze: una a carico del citato Romolo Corvino, l’altra a carico di Walter “Walterino” Schiavone.