LA VIDEO-CONVERSAZIONE. Il Paolo Romano che non ti aspetti e che parla con cognizione di causa di sviluppo e politiche industriali necessarie per far cambiare la nostra provincia, partendo dai fallimenti dell’Interporto e dell’Asi
29 Aprile 2024 - 12:47
Stamattina la PRIMA PARTE, a cui seguirà la seconda nella mattinata di domani, martedì. Viene fuori uno spaccato interessante che fa comprendere soprattutto una cosa: quando non c’è lo stress della raccolta dei voti a tutti i costi, i politici casertani, e Romano lo è stato per anni e non è detto che non torni a esserlo, sono in grado di mettere sul piatto delle idee di qualità. Il problema? Non farle divorare dalla gestione clientelare al ribasso che serve solamente al potere fine a se stesso
La politica è una inguaribile dipendenza. Ma si può accettare l’idea, se questo è frutto di una consapevolezza maturata, che la politica non può essere una parola fine a se stessa, ma per rappresentare, almeno in minima parte, uno strumento utile per migliorare la vita delle persone, delle famiglie, deve guardare a quello che succede fuori dal palazzo.
Meno palazzo, più palazzine popolari, più piazze, più bar dove si riunisce la gente, ma soprattutto più ricchezza, più soldi, più reddito da distribuire in modo che più giovani lavorino e acquisiscano una serenità che oggi non hanno.
Ultimamente avevamo scambiato qualche idea con Paolo Romano. Ci ha incuriosito la sua vita di adesso, dopo esser stato un politico di lungo corso, e abbiamo trovato interessanti certe idee e certi spunti che lui ci ha dato.
Interessanti al punto che noi di Casertace, che di sviluppo in senso generale non vogliamo parlare perché si tratta di una parola che la politica casertana, la sua estrema ignoranza, rende vuota di significato, solo slogan per riempire qualche discorsetto di chi ha poco o niente da dire, abbiamo deciso di trasformare in una conversazione fitta di spunti pratici in cui si parla di politica industriale come funzione fondamentale di una politica di sviluppo più ampia, che valorizzi e agevoli anche le politiche del terziario e del cosiddetto terziario avanzato.
Abbiamo preso spunto da due elementi, da due bastioni entrambi rappresentativi di un fallimento delle classi politiche e dirigenti locali: l’Interporto di Maddaloni e Marcianise e il Consorzio Asi.
35 MINUTI suddividi in due parti. Oggi la prima, domani mattina, martedì, mattina la seconda. Sappiamo che gli argomenti non sono molto di moda in un territorio ferito e arretrato in quanto scarsissimamente in grado di interessarsi a questi argomenti, ma noi lo facciamo lo stesso. Peggio per chi non se ne interessa.