LA VIDEO INTERVISTA. Casa Hirta prova a far resuscitare la politica del fare. Il sistema Marino va combattuto…
24 Gennaio 2019 - 10:10
CASERTA – (g.g.) Esiste ancora un barlume di speranza perchè Caserta accolga la politica come strumento di partecipazione, semplicemente di partecipazione, senza avere la pretesa di essere perfetta, ma rivendicando la necessità di esprimere un primato quale unica strada democratica per provare a realizzare il bene comune?
E’ interessante l’iniziativa assunta da Massimo Rossi, da Pasquale Costagliola e da altri, che hanno costituito l’associazione Casa Hirta. Tutti provenienti da una solida militanza nella destra dura e pura, oggi sperimentano una strada nuova. D’altronde, sarebbe comodo, facile, partire, lancia in resta, sparando contro la croce rossa di un’amministrazione comunale che esprime se stessa attraverso una gestione a dir poco discutibile sul piano morale, ma anche su quello dei contenuti dedicati al bene comune.
Invece, Casa Hirta si propone di arrivare alla critica e ad un abbattimento democratico di un sistema di potere ormai ampiamente corrotto da una mentalità e da una cultura non emendabili dall’interno. Ma vuole arrivarci come momento finale. Obiettivo da perseguire non con comode scalate in ascensore a colpi di slogan, di accuse e di demagogia, ma camminando nel deserto della militanza, della testimonianza, realizzata anche attraverso azioni, come quella intrapresa l’estate scorsa, allorquando Casa Hirta dette vita ad un’opera manuale di taglio dell’erba, nell’area di Centurano.
Si attacca il governo della città dopo aver dimostrato, però, di essere in grado di rimboccarsi le maniche, svolgendo, da cittadini, nobilitando e dando un senso a questa parola, un’azione di supplenza rispetto a questa rappresentanza che non c’è.
Di questo e di altro abbiamo discusso, conversato, con Pasquale Costagliola. Una video intervista che abbiamo suddiviso in due parti e di cui vi offriamo, stamattina, il primo segmento.