L’ANARCHICO AL 41 BIS. La chiacchierata con il boss di Bidognetti e non solo. Cospito e l’artificiere mancato della strage di Capaci

2 Febbraio 2023 - 12:33

CASAL DI PRINCIPE (g.v.) Alfredo Cospito, l’anarchico da poco trasferito al carcere di Opera a Milano per le sue condizioni di salute, dopo lo sciopero della fame per la protesta contro il 41 bis fino a quando era nel carcere di Sassari, è ormai al centro di cronache e dibattiti politici.

Il caso è arrivato al Parlamento, dove il parlamentare di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha rivelato come Cospito parlasse con criminali al 41 bis proprio della sua battaglia contro tale misure restrittiva.

Nel gruppo di socialità di cui faceva parte Cospito c’erano anche Francesco Di Maio del clan dei Casalesi, considerato “elemento di primo piano” del gruppo di Francesco Bidognetti, alias “Cicciotto ‘e mezzanotte“.

Di Maio è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Francesco Pezzella alias O’Tabaccaro avvenuto nel luglio del 2005 a Lusciano e Michele Pietropaolo avvenuto a Castel Volturno nel gennaio del 2001.

Cospito avrebbe parlato pure con Francesco Presta, considerato un killer della ‘Ndrangheta, Giuseppe Cammarata, del clan mafioso di Riesi. Ma con pure Pietro Rampulla, ex estremista, l’uomo che doveva essere l’artificiere della strage di Capaci.