Le estorsioni del clan dei casalesi agli allevatori: condannato 54enne

16 Marzo 2024 - 09:53

Sono quattro gli episodi estorsivi che la Dda contesta agli imputati compiutisi tra il 2011 al 2013 con richieste estorsive occultate da una protezione che andavano dai 1500 agli 8.000 euro 

GRAZZANISE – A processo per estorsione aggravata dal metodo mafioso, condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione per Martino Lanna, 54enne di Grazzanise. E’ quanto disposto dalla prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere – presieduta da Giovanni Caparco con a latere i giudici Francesco Maione e Patrizia Iorio – nel processo per la ‘protezione’ offerta dallo stesso pentito a imprenditori ed allevatori zootecnici della Terra dei Mazzoni.

Protagonisti della vicenda Francesco Zagaria, Ciccio e’ Brezza, che ha definito la sua posizione in abbreviato con una condanna a 4 anni di reclusione, Martino Lanna e Trocan Allaman (irreperibile). Per la Dda di Napoli i tre si sarebbero resi responsabili di episodi estorsivi aggravati dalla metodologia mafiosa al fine di favorire il clan dei Casalesi fazione Zagaria.

Secondo la ricostruzione dei magistrati antimafia Zagaria avrebbe offerto la sua protezione a imprenditori e allevatori zootecnici del Basso Volturno in nome di Michele Zagaria, capastorta, tra il 2011 al 2013 con richieste estorsive occultate da una protezione che andavano dai 1500 agli 8.000 euro.