LE FOTO AVERSA. Ecco le immagini del giovane che ha fatto esplodere una bomba (di CAMORRA?) davanti al tabacchi di via Belvedere

16 Gennaio 2021 - 11:34

Che non si sia trattato di un’azione estemporanea è dimostrato dal fatto che il malvivente abbia cercato, maneggiando nella zona della cabina telefonica, di disattivare i dispositivi della video sorveglianza

 

AVERSA – (Lidia e Christian de Angelis) Ecco la descrizione dell’attentatore del Tabacchi di via Belvedere. Dalle immagini di sorveglianza delle telecamere comunali e di quelle dei locali della zona, gli inquirenti hanno potuto visionare quanto accaduto l’altra sera in via Belvedere, ai danni dell’esercizio commerciale cittadino, davanti al quale un giovane ha posizionato una bomba carta fatta esplodere, danneggiando così l’esercizio commerciale e terrorizzando tutto il quartiere dato il potente boato dovuto all’esplosione.

Dalle immagini si vede un giovane che indossava una tuta sportiva con il cappuccio che gli copriva il capo e indossava la mascherina che in questo caso diventa (sono le controindicazioni delle necessità di questo tempo) un insospettabile forma di travisamento.

Il soggetto ha prima cercato di sabotare la cassetta della rete telefonica poco distante dal luogo dell’esplosione, verosimilmente nel tentativo di disattivare le telecamere della zona, ma il balordo non è riuscito nell’impresa, poi si è recato innanzi il locale, chiuso per il coprifuoco, e ha prima cercato il pacco alla serranda, ma non riuscendo e impaziente e preoccupato ha lasciato l’ordigno sul marciapiedi davanti la serranda, ha acceso la miccia e si è dato alla fuga, salendo a bordo di una Yaris di colore grigio con cui si è allontanato.

Inoltre i titolari dell’attività sono stati ascoltati dagli investigatori del Gruppo Carabinieri di Aversa, in merito a eventuali richieste estorsive e/o minacce prima dell’attentato e l’uomo avrebbe dichiarato di non averne ricevute.

Questo episodio segna, in pratica, una ripresa dell’attività criminale nella città normanna, dopo che per alcuni mesi, complici anche le restrizioni covid, i fenomeni si erano ridotti.