LE FOTO CASERTA. Ecco come quelli della Ecocar prendono i rifiuti al rione Tescione. E poi tutti al bar per il caffè
9 Settembre 2019 - 12:21
CASERTA (g.g.) – Utilizzare il modo di dire sull’anarchia associandola alla situazione attuale in cui versa Caserta, significherebbe fare un torto ancor più grande a questa dottrina politica che, volente o nolente, sia per quanto riguarda gli ideali utopici che l’hanno ispirata, sia per quanto riguarda le degenerazioni frutto di un utilizzo violento della ragione cospirativa, ha significato ben altro di un semplice disordine che, a differenza dell’anarchia, non è funzionale al raggiungimento di un ordine nuovo.
Quindi inutile dire che a Caserta vige l’anarchia. Perché se fosse così, sarebbe già una gran cosa. Caserta è semplicemente una nullità come città, come cultura, come identità, come concezione e senso della cittadinanza.
Sono anni che non si vede un vigile urbano nelle strade del centro, ormai preda di un convulso disordine assolutamente irreversibile fino a quando ci saranno amministratori come quelli che oggi sono al potere. Per quanto riguarda i rifiuti, gli operatori ecologici fanno letteralmente ciò che gli pare per due motivi. Il primo: da uomini e donne di popolo, il più delle volte attinti dai quartieri difficili delle città, hanno giustamente compreso che il loro lavoro, la loro vivibilità professionale non dipende da processi regolari, legalmente ineccepibili, ma da quello che ha desiderato, preparato e facilmente ottenuto negli anni il signor Peppe
E allora non lo fanno! E si permettono di tutto e di più.
Un esempio, quello che è successo nei giorni scorsi in via Fratelli Correra nel rione Tescione, non lontano dalla scuola di Polizia. Gli operatori ecologici di Ecocar che dovrebbero presto diventare gli operatori ecologici di Energetika Ambiente (e figuriamoci!), hanno preso e svuotato, ovviamente in pieno giorno (perché a Caserta è l’unico posto al mondo dove i rifiuti non si raccolgono all’alba), i cassonetti della zona all’interno del camioncino, lasciando a terra rifiuti di ogni genere che nessuno raccoglie e che restano lì per giorni in balia di piccioni, gatti randagi e topi.
Subito dopo, siccome la scuola è quella di Peppe la porchetta, non è che sono andati via, facendo finta di non aver visto i rifiuti lasciati in vista e in bella posta, ma hanno parcheggiato il camion e in orario di servizio, se ne sono andati a prendere il caffè.
Altro da dire non c’è.