LE FOTO CASERTA. Ma che schifo di città: una buca eterna a San Benedetto continua a distruggere auto e la vergogna di quel raccoglitore di pile in viale Lincoln…

9 Novembre 2019 - 16:35

Caserta – (pm) Non passa giorno che alla nostra redazione non arrivino segnalazioni di lettori del capoluogo che lamentano i disservizi e le inefficienze in cui sono incappati in città. Per una scelta redazionale, non le riportiamo sistematicamente perché altrimenti dovremmo dedicarvi una rubrica apposita, non conciliabile con la pianificazione del giornale.

 

Oggi facciamo eccezione e spaziamo da un quartiere all’altro di Caserta, a dimostrazione del fatto che nessuna zona cittadina  è indenne dal degrado urbano.

Così, della frazione di S.Benedetto, proponiamo le fotografie della buca, anzi della vera e propria fossa, che da tempo si è creata in via S. Antonio, all’altezza del civico 31, nella quale ieri sera l’ennesimo automobilista è finito con la macchina. La cavità è particolarmente insidiosa, sia per la sua profondità ed estensione, sia perché, quando si colma di acqua piovana, non se ne percepisce il pericolo per le persone e per i mezzi di passaggio. Come al solito, ci viene detto che la denuncia fatta da tempo al comune è rimasta lettera morta, nonostante si tratti di una situazione che richiederebbe un intervento immediato. Sia perché nelle abitazioni della zona risiedono per la maggior parte persone anziane ed anche  disabili che dunque hanno difficoltà nei loro spostamenti,

sia perché a  poca distanza dal posto c’è una scuola elementare.

Del popoloso rione Acquaviva, invece, pubblichiamo la foto del raccoglitore di batterie esauste che si trova in viale Lincoln, il quale letteralmente scoppia e ha trasformato il marciapiede in una piccola discarica ad alto inquinamento. Come si nota dal particolare che abbiamo estrapolato, l’acqua della pioggia che si è formata nella scatola di latta che qualche cittadino ha aggiunto per deporvi le pile che non trovavano posto nel contenitore pieno, appare satura di acidi e metalli rilasciati da quelle stesse. E le iridescenze superficiali che si notano, non lasciano certo tranquilli, pensando che tutto  quel veleno cola nel terreno.

Ma tutto sommato, che fa ? Abbiamo la Reggia e siamo una città a vocazione turistica. Vero, sindaco Marino ?