LE FOTO. Ditte dei Casalesi, concorsi macchietta, scioglimento del Comune gemello, luminarie insicure. Il Natale nervoso di Giorgio Magliocca che litiga anche di brutto con un commerciante a Pignataro

25 Dicembre 2022 - 18:02

L’episodio si è verificato nel tardo pomeriggio della Vigilia. L’ordine irricevibile impartito a un vigile urbano davanti all’esercente arrabbiato perché dallo scorso 7 dicembre la strada dove opera col suo negozio si trova completamente al buio

PIGNATARO MAGGIORE (g.g.) – Natale movimentato e non del tutto sereno per il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca. Non lo ha reso sereno il lavoro di questo giornale, che, uno per uno, sta sgranando il rosario interminabile degli appalti aggiudicati dall’Amministrazione provinciale ad imprese dell’agro aversano, alcune delle quali contrassegnate da cognomi a dir poco imbarazzanti o da ragioni sociali , coinvolte , anche molto recentemente , in inchieste della Direzione distrettuale antimafia, così come è successo per quella dei fratelli Petrillo di Casal di Principe, che nell’ anno in via di esaurimento, ha intascato 400 mila euro anche mentre i due titolari si trovavano agli arresti con l’ accusa di cambiare assegni ai camorristi. Una presunta attività di riciclaggio, per la quale entrambi i fratelli sono stati rinviati a giudizio da un giudice del tribunale di Napoli, con processo fissato a partire da marzo. Non rende sereno poi Magliocca il lavoro di Casertace sull’esito smaccatamente clientelare, ai limiti dello scandaloso, dei molti concorsi banditi dalla Provincia e risoltisi sostanzialmente con una mega spartizione tra il presidente e il consigliere regionale Giovanni Zannini, a cui Magliocca è aggregato da qualche anno, con qualche briciola lasciata a Luigi Bosco, oggi appartenente a sua volta all’area di Zannini e Magliocca. Di serenità non può certo avvolgere il Natale di Giorgio Magliocca da noi ampiamente preannunciato scioglimento dell’Amministrazione e del Consiglio comunale di Sparanise, Comune in cui Magliocca è stato assunto a tempo indeterminato, con un contratto di categoria D, ad esito di un concorso barzelletta, con commissione presieduta nientepopodimeno che da Antonia Elia, già segretaria comunale di Mondragone e da lì transitata direttamente in comando nella segreteria di Giovanni Zannini in Regione Campania. Risultato, qualche diavoletto per capello e un umore non propriamente serafico. Nel suo Comune, a Pignataro, dove, da molti anni è il sindaco, le cose non è che procedano benissimo. Per intanto pesa la questione complicatissima e molto più che opaca dell’azienda speciale Multiservizi, con capitale interamente sottoscritto dal Comune. Abbiamo avuto occasione di leggere un paio di delibere veramente surreali e che meriteranno nei giorni prossimi un concreto approfondimento. Né hanno contribuito a rendere più tra quelle le giornate del presidente,- sindaco o sindaco – presidente alcune foto. Pubblicate nei social e che dimostrano poco confutabilmente il modo con cui ha operato e opera l’impresa sessana Patrone. che sarà anche costituita da gente serie, ma che espone quelli che ci lavorano a rischi evidenti, come ben dimostrano le giunte anche a noi e in cui, molto distintamente, si vedono persone che lavorano senza casco e altre protezioni utilizzando una struttura a sua volta non protetta dai dispositivi e dai cartelli di sicurezza previsti dalla legge. Fino ad ora abbiamo scritto dell’umore non tranquillissimo di Magliocca, utilizzando un registro meramente deduttivo. Non è da noi. Se, infatti, abbiamo affrontato l’argomento dell’umore del presidente – sindaco o del sindaco – presidente è perché esiste un episodio svoltosi nel tardo pomeriggio di ieri al centro di Pignataro e a cui hanno assistito diversi testimoni. Di fronte alle proteste di un esercente commerciale, che dallo scorso 8 dicembre, cioè da quando sono iniziati gli eventi natalizi, è stato privato della pubblica illuminazione, con conseguente trasformazione dell’ingresso del suo esercizio commerciale nell’area di ingresso di un cimitero, Magliocca sarebbe andato in escandescenza, scagliandosi letteralmente contro al commerciante giustamente inviperito e formulando anche una richiesta sciue’ sciue’, lì sul posto, a un vigile urbano affinché questi provvedesse ad allertare all’istante il gestore del servizio della pubblica illuminazione affinché ripristinasse all’istante il lampione o i lampioni spenti. Naturalmente il vigile, che non poteva certo consentirsi di rivolgersi a Magliocca con un doveroso “Sindaco, si contenga”, si è limitato a chiedere al primo cittadino di mettergli per iscritto l’ordine impartitogli. Insomma, una nuvola stazione sopra la testa di Giorgio Magliocca durante queste feste. Quali sono le previsioni meteo per l’immediato futuro? Al riguardo, non ci si può sbilanciare, anche se noi un’idea ce la siamo fatta. Ne riparleremo e ne riscriveremo nei prossimi giorni.

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