LE FOTO. Gli scomparsi del MONTE MAGGIORE. Tra messe nere e una nuova indagine, resta il mistero
5 Marzo 2020 - 10:02
PONTELATONE – Si è parlato ieri sera nella trasmissione di raitre “Chi l’ha visto?” degli anziani scomparsi dal Monte Maggiore. Gianloreto Carbone si è recato nella zona, tra Pontelatone, Liberi, Formicola e Castel di Sasso, per capire cosa sia accaduto a queste 5 persone e se tra le storie ci sia un collegamento.
Del caso abbiamo già scritto qualche settimana fa (LEGGI QUI). Ma nel servizio andato in onda ieri si è parlato anche di sacrifici umani consumati da alcune presunte sette sataniche che si terrebbero sul Monte Maggiore. In particolare, si è fatto riferimento all’eremo di S.Salvatore che si trova proprio in cima alla montagna e dove, si racconta, i benedettini combattevano il diavolo, almeno secondo la tradizione popolare. Qualche metro più sopra, si trova la cosiddetta “cima del diavolo”. Ed è qui che si terrebbero le messe nere, in onore del demonio. “Gli anziani scomparsi sarebbero stati vittima di sacrifici umani? C’è un collegamento tra queste scomparse e le sette sataniche?“,
Al di la delle dicerie popolari, però, è stata aperta una nuova indagine, partita da una segnalazione anonima arrivata ai carabinieri di Capua, nella quale si faceva riferimento proprio ad Antonio Isolda. Secondo la procura, sarebbe stato ucciso, tant’è che una persona di Liberi, il cugino 80enne Armando Isolda, attualmente ricoverato in una casa di cura, risulta indagato.
Restano un mistero, almeno per ora, dunque, le scomparse del citato Antonio Isolda, 65 anni, sparito il 29 novembre 2002 (di quest’ultimo si trovarono solo i pantaloni, alcuni scontrini e un pacchetto di sigarette) di Raffaele Izzo, 86 anni di Pontelatone, sparito il 14 febbraio 1999, di Vincenzo Santillo, 67 anni, originario di San Prisco, scomparso il 12 agosto 1999, avvistato a Formicola, e di Giacinto Maioriello, 67 anni di Castel di Sasso, svanito nel nulla il 18 ottobre 1999.