LE FOTO MARCIANISE. L’assessora Mezzacapo si sposa e via Lupo viene aggiustata. Ma è il nuovo welfare svedese di Velardi
12 Luglio 2021 - 18:39
MARCIANISE (G.G.) – Finalmente, dopo anni e anni, possiamo parlare per la prima volta bene del sindaco Velardi e della sua amministrazione.
Roba da big event.
Ma sarebbe un’espressione di iniquità valutativa, di disonestà intellettuale, non riconoscere che questa sua recente misura di welfare rappresenta un momento di innovazione, di progresso, un segno attraverso cui il sindaco va ben al di là dell’ozioso strumento del post compulsivo, rendendo pratico e concreto il sostegno ad una categoria di persone importantissima, guardata con grande attenzione e anche con apprensione da chi ogni anno, partendo dall’Istat e arrivando fino al capitano, accumula frustrazione e tristezza davanti all’immancabile natalità zero, matrimoni men che meno, numeri che rendono anche irrilevante la ricerca dell’incidenza delle convivenze che comunque non hanno un riverbero sulle nascite.
E allora, per far capire quanto vicino sia il sindaco di Marcianise e quanto vicini siano i componenti della sua giunta e quelli del gruppo consiliare di maggioranza, è partita nei giorni scorsi la prima operazione che consentirà ad ogni giovane coppia di avvantaggiarsi della ristrutturazione, riqualificazione, della strada in cui insiste la propria casa.
Siccome il sistema, come tutte le cose che iniziano, va messo a punto, il sindaco Velardi e l’assessore ai Lavori Pubblici Rossano l’hanno voluto provare con una loro collega di giunta comunale: l’assessore Sara Mezzacapo.
Come si può vedere dalle foto, nei giorni che hanno preceduto le sue giuste nozze, i mezzi di un’impresa inviati sul poso dal Comune hanno chiuso via Lupo, dove fino all’ultimo momento la sposa ha ricevuto gli auguri di parenti e vicini.
Un divieto di transito che solo il Comune di Marcianise ha potuto apporre, collegandolo a quei mucchi di brecciolino, di sterrato raffinato, con il quale in un batter d’occhio, dopo che per anni questa strada era stata definita come la Baghdad, con tanto di duplice appello (peraltro inascoltato) a Luca Abete e Striscia la Notizia, è stata ri-assettata con la copertura delle impressionanti buche che di via Lupo avevano fatto un percorso di guerra.
Ma perché ciò che era stato impossibile fare nei mesi scorsi è diventato improvvisamente realizzabile, anzi realizzato?
Su questo non si può non dar ragione a Velardi e all’amministrazione.
Che siamo ai tempi di Achille Lauro? Agli anni ’50? o A Casal di Principe, dove fino a vent’anni fa le ditte vicino ai clan prima di ogni elezione comunale asfaltavano anche chilometri di strade pubbliche senza che nessun rappresentante dello Stato obiettasse alcunché?
Ma che cosa pensate? Marcianise, da quando c’è Velardi, è divenuta la culla del neo-illuminismo, con questo sindaco in grado di essere contemporaneamente politico progressista e di svolgere anche il ruolo di teorico, di ispiratore culturale, insomma del Voltaire e del Rousseau della situazione.
In un contesto tanto moderno, così ispirato dalla ragione intesa come quintessenza illuminista, non poteva mai capitare che via Lupo fosse migliorata e in parte riqualificata solo perché lì ha abitato, fino a pochi giorni fa, l’assessora Mezzacapo e solo perché la stessa si è sposata. Nel modo più assoluto.
A questi qua il welfare svedese, quello costituito molti decenni fa e consolidato ai tempi del premier social-democratico Olof Palme, ucciso in strada mentre prendeva il tram (in Scandinavia sono fatti così, l’autobus lo prende anche il re) da una mano rimasta impunita e non identificata a tantissimi anni di distanza dall’omicidio.
Probabilmente a Velardi l’idea è venuta proprio da un’ispirazione trasmessagli dalla stessa assessora Mezzacapo, da noi che come al solito non abbiamo capito niente di Marcianise, totalmente snobbata in questi mesi, la quale, con una menata di ingegno rilevante, ha detto: caro Antonello, ma perché non pigliamo due piccioni con una fava?
Quando sono entrata in giunta ho promesso a questi della mia strada che avrei risolto il problema delle buche. Dato che tra poco devo sposarmi, estendiamo la misura a tutte le giovani coppie.
È andata così? Riteniamo di sì, perché non vogliamo mai pensare che, siccome la Mezzacapo doveva sposarsi, le è stata aggiustata via Lupo.
Altro che Olof Palme.
Qui saremmo ad un livello tra il sindaco del Rione Sanità e un primo cittadino degli anni ’70/’80 di San Luca, cioè la capitale della ‘ndrangheta, dove mai e poi mai un notabile o una notabile del posto si sarebbe potuta recare all’altare spaccando i semiassi e i braccetti dell’auto nuziale.