Le Iene e il premier Conte. Una sola cosa era importante e l’abbiamo appurata noi: Guido Alpa commissario a S.MARIA C.V. solo una volta nella vita

3 Dicembre 2019 - 21:39

CASERTA(g.g.) Stasera, tra pochi minuti Le Iene daranno del bugiardo al presidente del consiglio Giuseppe Conte. Mai puntata del popolare programma di Italia 1 era stata tanto annunciata, dettagliata, spiegata prima di andare in onda. Onestamente, in questa circostanza studiamo il problema del nostro mestiere, della lunga militanza in un territorio in cui la legalità reale è inesistente.

Dunque, il disincanto si impadronisce dei nostri pensieri e ci fa accogliere queste cose con una scrollata di spalle. Non è che occorresse un supplemento di indagine per capire che Conte, con il professorone Guido Alpa avesse raccontato balle.

Pensate un pò che quando uscì per la prima volta la notizia, il professorone, per anni e anni potentissimo presidente della Cassa forense nazionale, cioè del tesoro dell’Ordine degli avvocati, Conte disse che lui e Alpa non avevano mai collaborato professionalmente e che avevano due studi distinti, uno in un piano di uno stabile romano, l’altro nello stesso stabile ma al piano superiore.

Ovviamente non ci ha creduto nessuno. Men che meno noi. Si sa che gli italiani sono molto indulgenti rispetto a queste cose, e la notizia pubblicata all’epoca da Repubblica perchè Conte era il premier della coalizione 5 Stelle-Lega, oggi viene rilanciata dalla rete di Berlusconi e dai giornali dell’area di centrodestra. In paesi come gli Stati Uniti e la Germania, non sarebbe stata necessaria la dimostrazione formale, palmare della bugia. Già quella storia del primo piano e del secondo piano sarebbe stata sufficiente per certificare l’inopportunità grave di un comportamento che aveva portato il professore Alpa ad essere il decisivo componente della commissione che a Santa Maria Capua Vetere aveva sancito l’idoneità di Giuseppe Conte, tradottasi poi in una chiamata per la cattedra di diritto privato all’uniersità di Firenze.

E invece stasera Le Iene mostreranno che esiste una sola fattura relativa all’incarico che Alpa e Conte hanno svolto quali avvocati del garante nazionale della privacy e quella sarà la prova provata che i due erano soci di fatto professionali.

L’unica cosa che Le Iene avrebbero dovuto fare, con i mezzi che hanno sarebbe stato un gioco da ragazzi acquisire questa informazione, sarebbe stata quella di verificare se quella seduta di esame del 2002, quella commissione eletta con i voti di tutti i professori ordinari italiani di quella specifica materia, sia stata una tantum del professore Alpa. Al tempo preside della facoltà di Giurisprudenza, di quella che si chiamava Sun, cioè seconda università di Napoli, c’era il professore Franciosi. Ebbene, la verifica l’abbiamo fatta noi. Guido Alpa è stato commissario del concorso per professore ordinario di diritto privato alla facoltà di Giurisprudenza di Santa Maria Capua Vetere, una ed una sola volta, cioè quando al concorso partecipò Giuseppe Conte.

Che altro dobbiamo dire? Un’altra cosa. Quando Guido Alpa ha lasciato la sua cattedra di ordinario di diritto privato a La Sapienza di Roma, è stato attivato il concorso. Ricordate quando un anno e mezzo fa tutti i telegiornali parlarono dell’impegno che Conte avrebbe dovuto affrontare partecipando ad un concorso? Si trattava esattamente di quello de La Sapienza. Va bè, ma in Italia non succederà niente, perchè funziona così. Se sei frescone, furbino, bugiardino, fai il premier.